Tempio di Giove Ottimo Massimo: differenze tra le versioni

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I resti delle fondazioni più estesi si vedono all'interno del [[Museo Nuovo Capitolino]], mentre un lato della parte posteriore è di fronte al giardino di piazzale Caffarelli. L'angolo anteriore destro infine si trova sulla via del Tempio di Giove.
 
La decorazione del tempio originario, risalente alla fine del VI secolo a.C., è stata rinvenuta nel 2014, permettendo per la prima volta di ricostruire l'aspetto del tempio nella fase più antica. Gli elementi lignei del tetto e degli architravi erano rivestiti con lastre in terracotta e altri elementi di eccezionali dimensioni decoratedecorati a rilevo e riccamente dipintedipinti, secondo uno schema definito di 'seconda fase' (riferito ai sistemi decorativi dei templi etrusco laziali) che proprio con il Tempio di Giove Ottimo Massimo ebbe la sua prima espressione. Il tempio, divenuto subito famoso, costituì un modello per l'architettura sacra mutuato fino al II secolo a.C. nella realizzazione delle decorazioni fittili di numerosi templi in Italia.
 
Le lastre originarie furono sostituite parzialmente con nuove terrecotte agli inizi del IV secolo a.C e di nuovo alla fine del III - inizi del II secolo a.C.. Questi materiali furono gettati negli strati utilizzati per costituire la piazza antistante il tempio, la cosiddetta Area Capitolina, neglitra anniil centraliprimo e il secondo quarto del II secolo a.C..
 
== Area capitolina ==