Frans van Schooten: differenze tra le versioni

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Dalla sua permanenza a Parigi, per esempio, Van Schooten ricavò i [[manoscritti]] di Viète, che successivamente pubblicò a Leida, dando un bell'esempio di impegno per la promozione della scienza.
 
Van Schooten fu uno dei più grandi divulgatori dell'opera geometrica cartesiana. Studiò dapprima l'analisi che [[Rudolff Coss]] fece della "Geometria" di Cartesio perché trovava l'originale troppo difficile lui (Cartesio era stato volutamente oscuro nel suo scritto) e nel [[1649]] fece stampare a Leida la prima versione in [[lingua latina|latino]] dell'opera di Cartesio.
 
Nel [[1659]]-[[1661]] pubblicò un proprio libro sulla geometria di Cartesio ed alle sue riflessioni aggiunse tre appendici scritte da tre suoi discepoli: [[Johan de Witt]], [[Johan Hudde]], e [[Hendrick van Heuraet]].