Poggiomarino: differenze tra le versioni

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Fuori l'Italia, sangue, sangue sangue |L. Davitti, ''La cospirazione borbonico-clericale svelata'', 1862, p. 574<ref>{{Cita libro|autore = L. Davitti|titolo = I briganti e la corte pontificia, ossia, La cospirazione borbonico-clericale svelata|anno = 1862|editore = L. Davitti & C.|città = Livorno|pp = 574|url = http://books.google.it/books?id=VcoYAAAAYAAJ&hl=it&pg=PA574#v=onepage&q&f=false}}</ref>}}
Nelle campagne di Poggiomarino, Flocco e Ottajano (oggi [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]]) si nascondevano due bande di Briganti: i Pilone<ref>{{Cita libro|autore = Bartolo Longo|titolo = Storia del Santuario di Pompei - Libro I|anno = 1890|editore = Scuola tip. E.B. Longo|città= |p = 49}}</ref> e Micciariello. Questi estorcevano denaro ai ricchi e ne donavano una parte ai bisognosi.<ref>{{Cita libro|autore = Luigi Saviano|titolo = Flocco (frazione del Comune di Poggiomarino) - Lineamenti storici|anno = 1988|editore = Laurenziana|città = Napoli|pp = 31-32|url = http://polosbn.bnnonline.it/SebinaOpac/Opac?action=search&idOpacTitSec=NAP-65078315&startat=0}}</ref>
La risposta al brigantaggio da parte dei [[Casa Savoia|Savoia]] fu molto violenta e per certi versi crudele. Il nuovo regno, al fine di riordinare l'esercito, istituiistituì 13 ''Legioni'' territoriali dei [[Carabinieri]] che tra l'altro ebbero il compito di combattere il brigantaggio locale.<ref>{{Cita web|autore = Arma dei Carabinieri|url = http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Curiosita/Non+tutti+sanno+che/L/5+L.htm|titolo = Legioni|accesso = |editore = carabinieri.it|data = }}</ref> Il vicebrigadiere Luigi Galimberti, della 7ª legione dei Carabinieri di Napoli, fu decorato con una medaglia d'argento, nel comune di Poggio Marino, perché attaccò quattro briganti e dopo aver lottato corpo a corpo con due di loro, riuscì a disarmarli ed arrestarli.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = |titolo = Secondo elenco delle ricompense accordate da S. M.|rivista = Gazzetta Ufficiale del Ragno d'Italia|numero = 81|data = 4 aprile 1862|url = http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1862081_PM}}</ref>
 
Fino al [[XIX secolo]] l'approvvigionamento dell'acqua avveniva tramite [[Cisterna|cisterne]] e [[pozzo artesiano|pozzi artesiani]]. Quando venne realizzato il "Conte di Sarno", soprattutto in tempi di siccità per cui le cisterne erano secche, senza curarsi della potabilità dell'acqua, la si raccoglieva direttamente lungo le rive del canale. L'acqua veniva trasportata con botti sui carri o portata in testa con [[Bigoncia|bigonce]].