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Per quanto riguarda l'ambito naturalistico e il tempo libero, numerosi sono gli itinerari che si sviluppano sul territorio comunale. Tra questi merita menzione il percorso-vita che, con fondo lastricato, tocca il Santuario dello Zuccarello e raggiunge la frazione [[Lonno]]. Si segnalano anche i numerosi sentieri che raggiungono i monti circostanti, tra cui il Cereto, il Valtrosa (antico nome del monte Valtrusa citato da Bartolomeo Vitalba fin dal [[1477]]), il Podona ed i paesi di [[Selvino]] e [[Salmezza]].
 
Lungo tali percorsi si trovano esempi di architettura rurale, che presenta varie tipologie di edifici. Fra queste vanno citati i nuclei delle frazioni di [[Parco locale ad interesse sovracomunale Piazzo e Trevasco|Piazzo e Trevasco.]] A Piazzo si segnala il villino Rumi, legato alla famiglia dell'industriale e pittore [[Rumi|Donnino Rumi]], che guidò l'azienda omonima di motociclette sino al [[1960]], mentre a Trevasco è d'interesse l'edificio detto "Palàs" (Palazzo) e, nel Catasto del [[1903]], "Casino", in stato di grave abbandono, con segni dell'antica presenza di pregevoli affreschi. Alle pendici del monte Voltrosa (o Valtrusa) vi sono le cosiddette "Ca' Olt" (Casa alta) e "Ca' Bas" (Casa bassa), che presentano tratti architettonici a metà fra il casolare e il rustico, nonché la Casa "di Navanzino" (ex-Savoldi), nel [[XIX secolo]] tenuta agricola, oggi in stato di conservazione precario. Infine, il fondo San Pietro con il [http://www.savoldi-agazzi.it/resources/dario-agazzi-IL-CASINO-DI-CACCIA-CANALETTA-A-NEMBRO-2015.pdf casino di caccia] detto "Canaletta", edificio che risale al [[XVIII secolo]] e che conserva opere di [[Nicola Savoldi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.savoldi-agazzi.it/|titolo=Sito della famiglia Agazzi-Savoldi}}</ref> Adiacente al fondo boschivo padronale si trova il nucleo abitativo noto come località Botta, che presenta qualche residuo di architettura contadina.<ref>Per le località citate, fra le quali: Botta, Valtrosa (Valtrusa), Salmezza, S.Vito, Trevasco, Zuccarello, Canaletta, Ca' Olt, Ca' Bas etc., si veda ''Il sentiero delle Podone. Avviamento alla conoscenza naturalistica del territorio di Nembro'', Amministrazione Comunale di Nembro, 1992</ref> Da notare in molti di questi edifici un tratto caratteristico dell'architettura bergamasca, come rilevato da [[Luigi Angelini]]<ref>[[Luigi Angelini]], ''Arte minore bergamasca'', Parte II - Le case (Caratteri e schemi dell'architettura rustica bergamasca; Architetture di case), Istituto Italiano d'Arti Grafiche, Bergamo 1947</ref>: le balconate di legno con i montanti collegati al tetto destinate a reggere prodotti del campo da essiccare, ma anche elemento decorativo dominante<ref>[[Luigi Angelini]], op. cit., pag. 58</ref>.
 
Inoltre va menzionata la [[Ciclovia della Valle Seriana]] che transita sul comune lungo il corso del fiume [[Serio]] e che offre passeggiate a piedi o in bicicletta di carattere naturalistico, permettendo la riscoperta e la valorizzazione di spazi un tempo abbandonati all'incuria. Tale zona è stata recentemente interessata dall'istituzione di un [[Parco locale di interesse sovracomunale|PLIS]] denominato [[NaturalSerio]] che ha l'intenzione di preservare e valorizzare ulteriormente il territorio posto tra la riva del fiume Serio e le rogge che da esso derivano, tra le quali la [[Roggia Serio Grande]], la [[roggia Morlana]] e, sul versante orografico sinistro, la [[roggia Borgogna|roggia Borgogna-Pradalunga]].