Castello di Laguscello: differenze tra le versioni
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== Storia ==
'''Laguscello''', detto anche '''Agoscello''' o '''Lacoscello''', è un [[castello medievale]] in rovina con un nucleo originario dell'[[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]], i cui resti si trovano sull'omonimo colle, circa 1 km a nord di [[Sambucetole]] nel comune di [[Amelia (Italia)|Amelia]]. Il Castello era posto sulla importante linea di confine, lungo l'antico e strategico corridoio bizantino, tra i territori di Amelia e Todi ed era una fortezza di primaria importanza durante le lotte tra il comune di Amelia e quello di Todi. Laguscello, antico feudo della famiglia romana degli [[Anguillara (famiglia)|Anguillara]], fu acquistato nel [[XIII secolo]] dalla potente famiglia todina dei Chiaravalle signori, poi conti, del [[Castello di Canale]].
Esso divenne la seconda roccaforte della famiglia dei Chiaravalle dove si ritirarono in varie occasioni durante le secolari lotte con la fazione guelfa di Todi capeggiata dalla famiglia Atti. A Laguscello esisteva una antica Chiesa, ora anch'essa diruta, dedicata a San Biagio. Vi furono ospitati l'Imperatore [[Ludovico il Bavaro]] e l'[[Antipapa Niccolò V]] nel [[1328]] richiamati in Todi dagli stessi Chiaravalle con cospicue donazioni in denaro. Fu successivamente conquistato dal cardinale [[Egidio Albornoz]] nella seconda metà del [[XIV secolo]] per poi tornare sotto l'egida chiaravallese.
La rocca fu assedia e distrutta nell'agosto [[1500]] da 13.000 soldati pontifici agli ordini di [[Bartolomeo d'Alviano]], [[Vitellozzo Vitelli]] e [[Paolo Orsini]] per volere di [[Alessandro VI]].<ref>Alberto Canali - I Chiaravalle di Castel Canale. I Canale a Terni. I Canali a Rieti</ref>. Nei registri delle decime degli anni 1275 e 1279 riportati nel testo "Rationes Decimarum Italiae" viene riportato il nome della chiesa di Laguscello, dedicata a [[San Biagio]]. I Chiaravalle dopo la distruzione di Laguscello si trasferirono in Amelia dove diedero origine alla famiglia Canali o Canale, denominazione quest'ultima assunta dal nome del vicino castello di Canale, di cui i Chiaravalle erano proprietari insieme a Laguscello.
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