Carlo Pisani: differenze tra le versioni
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Dopo la sconfitta di Chio il Senato veneziano mise sotto inchiesta tutti i vertici dell<nowiki>'</nowiki>Armata da mar, e il Pisani, accusato per la sconfitta degli scogli degli Spalmadori, per non aver difeso tenecemente l'isola di Chio, e per aver abbandonato il vascello ''Abbondanza e Ricchezza'' nelle mani del nemico, fu incarcerato venendo liberato dopo tre anni,<ref name=L6p24/> nel [[1698]], e rimesso al suo posto di Provveditore.<ref name=L6p24/>
Ricoprì poi vari incarichi come magistrato, assumendo il rango [[Senato della Repubblica di Venezia|senatorio]], rientrando nei ranghi della marina nel [[1716]], in piena seconda guerra di Morea]], quando suo fratello [[Andrea Grimani (ammiraglio)|Andrea]], Capitano Generale da Mar, lo volle al suo fianco.<ref name=C7p95/> Si distinse durante la battaglia del porto di [[Pagania|Passavà]], quando con una felucca passò in mezzo alle navi nemiche in piena azione di fuoco, riordinando la linea delle navi veneziane sbandate e rincuorando i soldati.<ref name=C7p95/> Promosso ''Provveditore di campo''<ref name=F3p249>{{Cita|Ferrari 1723|p. 249}}.</ref> si distinse durante le azioni di [[Prevesa]] e [[Vonizza]], collaborando poi con il [[Feldmaresciallo]] [[Johann Matthias von der Schulenburg]]<ref name=F3p249/> all'assedio di [[Dulcigno]] fino a quando non giunse notizia della firma della [[pace di Passarowitz]].<ref name=C7p95/> Rientrato con il fratello a [[Corfù]], assistette alla morte di quest'ultimo per rientrare quindi a Venezia dove fu insignito del titolo di [[Ordine della Stola d'Oro|Cavaliere dell'Ordine della Stola d'Oro]] il 7 dicembre [[1718]].<ref name=C7p95/> Nominato [[podestà]] di [[Brescia]], ricoprì poi in successione gli incarichi di [[Magistrato alla Sanità|Provveditore della sanità]] in [[Istria]], provveditore generale in [[Dalmazia]] e poi in [[Albania]], e infine, dal 5 giugno [[1732]], [[Procuratori di San Marco|Procuratore di San Marco]].<ref name=C7p95/> L'anno successivo assunse l'incarico di [[Domini di Terraferma|Procuratore generale di Terraferma]], spegnendosi il 25 maggio [[1740]], all'età di ottantacinque anni.<ref name=C7p96>{{Cita|Cigogna 1827|p. 96}}.</ref>
== Note ==
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