Compagnia del Canale di Suez: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La Francia possedette la maggioranza delle azioni (circa il 51%), frazionata in un gran numero di quote private, con l'[[Egitto]] che mantenne una sua significativa presenza finché la gravissima crisi finanziaria in cui era precipitato il Paese obbligò il [[Chedivè|Khedivè]] [[Isma'il Pascià]] a cedere le sue quote al governo [[Regno Unito|britannico]] che, in tal modo mosse il suo primo significativo passo per l'occupazione militare, politica ed economica dell'Egitto, cui nell'immediato fu imposto di accettare ministri francesi e britannici nell'ambito del proprio governo.
 
Nel 1882 il Regno Unito prese ufficialmente possesso dell'Egitto e di conseguenza del Canale di Suez. La compagnia del canale vide quindi le restanti quote ex egiziane (circa il 49%) divenire britanniche. La compagnia quindi dal 1882 al 1969 fu in gestione congiunta dei governi britannico e francese i quali nel 1956 intervennero militarmente contro l'annunciata nazionalizzazione del Canale di Suez in difesa degli interessi della Società. Nella [[Crisi di Suez]] la Compagnia del canale perse tutto a seguito del ritiro del contingente britannico e francese.
 
Creata da [[Ferdinand de Lesseps]] nel 1858, la Compagnia operò nel Canale fino alla sua nazionalizzazione nel 1956 ad opera del Presidente[[Presidenti dell'Egitto|presidente egiziano]] [[Gamal AbdelAbd el-Nasser|Nasser]] che, in tal modo, recuperò appieno l'indipendenza dell'Egitto dall'[[Impero Britannicobritannico]] ma provocò l'[[Crisi di Suez|attacco militare anglo-francese]], cui s'aggiunse quello [[Israele|israeliano]] nella [[Penisola del Sinai]], fermato dal deciso intervento sovietico-statunitense.
 
== Presidenti della Compagnia del Canale di Suez (1855-1956) ==