Spada giapponese: differenze tra le versioni

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La ''nihontō'' come la conosciamo oggi con la sua accentuata, graziosa curva trova la sua origine nelle shinogi-zukuri (lama a taglio singolo con linea diritta) ''[[tachi]]'' che fu sviluppata ad un qualche punto del periodo Heian per assolvere ai bisogni della crescente classe militare. La sua forma riflette la forma cangiante del benessere in Giappone. In questo periodo la cavalleria divenne l'unità predominante nel combattimento e le vecchie, diritte, ''chokutō'' erano particolarmente inadatte per il combattimento a cavallo. La spada curva è un'arma ampiamente più efficiente se impugnata da un guerriero a dorso di cavallo dove la curva della lama influisce notevolmente sulla forza verso il basso impartita nell'atto del taglio.
 
La ''tachi'' è una spada che è generalmente più larga della [[katana]], ed è indossata sospesa con il lato tagliente verso il basso. Questo fu il modo standard di portare la spada per secoli e fu soppiantato dallo stile katana in cui la lama era portata infilata nella cintura, con il filo verso l'alto. La ''tachi'' era portata legata alla coscia sinistra. La firma sul [[thang]] (''nakago'') della lama era incisa in modo che fosse sempre all'esterno della spandaspada quando era indossata. Questa caratteristica è importante nel ricostruire lo sviluppo, la funzione e i differenti stili di portare le spade da quel tempo in avanti.
 
Quando indossata con un'armatura completa, la ''tachi'' poteva essere accompagnata da una lama più corta, la {{nihongo|koshigatana|腰刀|extra=spada da torace}}, un tipo di spada corta senza guardia (''tsuba'') nella quale l'elsa e il fodero si incontrano a formare lo stidle di chiusura chiamato ''aikuchi'' ("bocche che si incontrano"). Le daghe (''tantō''), erano inoltre indossate per combattimenti a distanza ravvicinata come pure per protezione personale.