Assedio di Nasso: differenze tra le versioni
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Nonostante questo insuccesso, la rivolta propagò ulteriormente. Gli Ioni inviarono uomini verso l'[[Ellesponto]] e la [[Propontide]] catturando [[Bisanzio]] e altre città vicine, costringendo all'alleanza gran parte della [[Caria]], tranne [[Cauno]] che si accostò come alleata spontaneamente già dopo l'indio di '''Sardi'''<ref name = V103/>. Visto il diffondersi della ribellione, anche i regni di [[Cipro]]<ref name = V103>Erodoto[http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126;query=chapter%3D%23879;layout=;loc=5.104.1 V, 103]</ref> si unirono di propria sponte alla rivolta contro il dominio persiano<ref name = V104>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126;query=chapter%3D%23880;layout=;loc=5.103.1 V, 104]</ref>. Per i successivi tre anni, l'esercito persiano e la sua flotta furono impegnati a soffocare le ribellioni in Caria e a Cipro, e anche la Ionia, nel corso di questi anni, conobbe una pace precaria nel corso di questi anni<ref name = board>Boardman ''et al'', [http://books.google.co.uk/books?id=nNDpPqeDjo0C&pg=RA2-PA485&dq=Battle+of+Pedasus+497+BC&ei=Kj3rSZCZD6b0ygSIn_SYBQ pp. 481–490.]</ref>. Al culmine della controffensiva persiana, Aristagora, percependo la precarietà della propria posizione, decise di abbandonare la reggenza a Mileto, e fuggì. Erodoto, che evidentemente aveva un'opinione abbastanza negativa di Aristagora, scrisse che si fece prendere da un crollo di nervi è scappò via<ref name = V124>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126&layout=&loc=5.124 V, 124–126]</ref>.
Al sesto anno della rivolta (494 a.C.) le forze persiane vennero riunite: tutte le forze di terra disponibili furono raggruppate in un unico esercito e affiancate da una flotta di triremi fornita dai Ciprioti, nuovamente soggiogati, [[Antico_Egitto|Egizi]], [[Cilici]] e [[Fenici]]<ref name = VI6/>. I Persiani si diressero direttamente a Mileto, prestando poca attenzione ad altre roccaforti, presumibilmente con l'intenzione di colpire quello che credevano il centro della rivolta. Gli Ioni cercarono di difendere Mileto via mare, lasciando la difesa a terra della città ai Milesi, e riunirono la loro flotta presso l'isola di [[Lade]], al largo della costa di Mileto<ref name = VI6>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126&layout=&loc=6.6 VI, 6]</ref>. [38] Prima della battaglia a Lade tra i Persiani regnava l'incertezza sullo scontro imminente, ragione per cui tentarono di convincere parte degli Ioni a disertare<ref name = VI9>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126;query=chapter%3D%23912;layout=;loc=6.11.1 VI, 9]</ref>. Benché tale opera di persuasione da principio non produsse alcun effetto, tuttavia, quando i Persiani ruppero gli indugi e lanciarono l'attacco, il contingente di '''Samo''' accettò l'offerta dei Persiani. Come la battaglia prese inizio, la flotta di Samo si ritirò dallo scontro, causando il collasso della linea di battaglia ionica.<ref name = VI13>Erodoto [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126;query=chapter%3D%23915;layout=;loc=6.12.1 VI, 13]</ref> Benché il contingente di '''Chio''' e pochi altri continuarono a combattere coraggiosamente, la battalia era persa<ref name = VI14>Herodotus [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0126;query=chapter%3D%23916;layout=;loc=6.13.1 VI, 14]</ref>.
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