Tina Modotti: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix a capo |
|||
Riga 19:
|Didascalia = Tina Modotti in una foto di [[Edward Weston]] nel [[1921]]
}} Opere della produzione fotografica della Modotti sono conservate nei più importanti istituti e musei del mondo, fra i quali l'[[International Museum of Photography and Film at George Eastman House]]<ref>{{cita web|url=http://collections.eastman.org/search/Modotti/objects/list?page=1|titolo=Eastman Museum - Modotti|accesso=1° novembre 2016}}</ref> di [[Rochester (New York)]], il più antico museo del mondo dedicato alla fotografia e la [[Biblioteca del Congresso]] (Library of Congress), la biblioteca nazionale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Washington]]<ref>{{cita web|url=https://www.loc.gov/pictures/related/?fi=name&q=Modotti%2C%20Tina%2C%201896-1942|titolo=Galleria delle foto di Tina Modotti, conservate alla Library of Congress|accesso=1° novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.loc.gov/rr/print/coll/womphotoj/modottiessay.html|titolo=Tina Modotti (1896-1942) - Introduction & Biographical Essay|accesso=1° novembre 2016}}</ref>.
== Biografia ==
===Infanzia===
Tina Modotti nacque ad [[Udine]], nel Borgo Pracchiuso, il 17 agosto del [[1896]] da una famiglia operaia, aderente al [[socialismo]] di fine Ottocento. Il padre, Giuseppe Modotti, era un meccanico e carpentiere, mentre la madre, Assunta Mondini, una cucitrice.
Riga 30 ⟶ 27:
===L'emigrazione in America===
Nel giugno del [[1913]] lasciò l'[[Italia]], nonché l'impiego che ricopriva presso la "Fabbrica Premiata Velluti, Damaschi e Seterie Domenico Raiser", per raggiungere il padre, [[emigrazione|emigrato]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[San Francisco]], dove, in breve tempo, trova lavoro presso una fabbrica tessile. In quel periodo, si dedicò anche al teatro amatoriale, recitando opere di [[D'Annunzio]], [[Goldoni]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]].
Riga 49 ⟶ 45:
===Il lavoro per il Comintern===
Esiliata dalla sua patria adottiva, per un periodo la Modotti viaggiò in giro per l'[[Europa]] per poi stabilirsi a [[Mosca (Russia)|Mosca]], in [[Russia]], dove si unì alla polizia segreta sovietica, che la utilizzò per varie missioni in [[Francia]] ed [[Europa orientale]], probabilmente a sostegno della "Rivoluzione Mondiale" che aveva in mente. Quando scoppiò la [[Guerra civile spagnola]], nel [[1936]], lei e [[Vittorio Vidali]], sotto i [[Pseudonimo|nomi di battaglia]] di ''Maria'' e ''Comandante Carlos'', si unirono alle [[Brigate Internazionali]], rimanendo nella [[penisola iberica]] fino al [[1939]]. Lavorò con il celebre medico [[Canada|canadese]] [[Norman Bethune]] (che inventò le unità mobili per le trasfusioni) durante la disastrosa ritirata da [[Malaga]] nel [[1937]]. Nel [[1939]], dopo il collasso del movimento repubblicano, la Modotti lasciò la [[Spagna]] con [[Vittorio Vidali|Vidali]] per tornare in [[Messico]] sotto falso nome. Secondo alcuni storici, la fotografa fu implicata, assieme al suo amante [[Vittorio Vidali]] (alias ''Carlos Contreros''), nell'assassinio di [[Lev Trockij]].
=== La morte ===
Tina Modotti morì a [[Città del Messico]] il 5 gennaio del [[1942]], secondo alcuni in circostanze sospette. Dopo aver avuto la notizia della sua morte, [[Diego Rivera]] affermò che fosse stata assassinata, e che Vidali stesso fosse stato l'autore dell'[[omicidio]]. Tina poteva "''sapere troppo''" delle attività di Vidali in [[Spagna]] durante la guerra civile, incluse le voci riguardanti più di 400 esecuzioni.
Più probabilmente, quella notte Tina, dopo aver cenato con amici in casa dell'architetto [[Svizzera|svizzero]] [[Hannes Meyer]]<ref>[[Hannes Meyer]] direttore della the [[Bauhaus]] a [[Dessau]] dal [[1928]] al [[1930]].</ref>, fu colpita da un infarto, e morì nel taxi che la stava riportando a casa. La sua tomba è nel grande [[Panteón de Dolores]] a Città del Messico. Il poeta [[Pablo Neruda]], indignato dalle accuse fatte a [[Vittorio Vidali]], compose il suo epitaffio in cui è indicato anche lo sciacallaggio riferibile a quelle infamie; di questo componimento una parte può essere trovata sulla lapide della Modotti, che include anche un suo ritratto in bassorilievo fatto dall'incisore [[Leopoldo Méndez]]:
Riga 76 ⟶ 70:
== Critica==
La [[Biblioteca del Congresso]] (Library of Congress), la biblioteca nazionale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Washington]] in una scheda di Beverly W. Brannan della ''Prints & Photographs Division'' definisce Tina Modotti come una "''riconosciuta maestra della prima fotografia del XX secolo''"<ref>{{cita web|url=https://www.loc.gov/rr/print/coll/womphotoj/modottiessay.html|titolo=Tina Modotti (1896-1942) - Introduction & Biographical Essay|accesso=1° novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/photography/10104447/Tina-Modotti-An-amazing-life-in-photography.html|titolo=Tina Modotti: An amazing life in photography|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.
|