Margherita di Savoia: differenze tra le versioni
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Alle 22:30 quattro colpi sparati da una pistola [[Hamilton and Booth Co.|Hamilton and Booth]], tre dei quali andati a segno, posero fine alla vita del secondo sovrano d'Italia. La regina, che lo attendeva nella [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]], si vide riportare indietro un cadavere.
Il regicida era [[Gaetano Bresci]], un anarchico emigrato in [[Americhe|America]] nel [[1897]] e tornato in Italia per vendicare i morti dovuti alla repressione dei [[Protesta dello stomaco|moti di Milano]], ad opera del [[generale]] [[Fiorenzo Bava Beccaris|Bava Beccaris]], cui Umberto I aveva conferito un'alta onorificenza per aver domata quella che riteneva una rivolta socialista antimonarchica.
Per quanto si sia poi creata una leggenda popolare secondo cui, il giorno dell'attentato, Margherita avrebbe avvertito un tragico presentimento e dissuaso il consorte dal prendere parte all'impegno serale, pochi giorni dopo l'omicidio la regina confidò « a un intimo » di non aver avuto, quella sera, neanche « un'ombra di inquietudine », mentre abitualmente tremava per l'incolumità del marito.<ref>O. Roux, cit., p. 170</ref>
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