Bringing It All Back Home: differenze tra le versioni

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Dylan aveva già pronta una nuova canzone per il prossimo album: ''Mr. Tambourine Man'' era stata infatti scritta nel febbraio 1964 ma esclusa da ''[[Another Side of Bob Dylan]]''. Anche un'altra canzone, ''Gates of Eden'', era già stata scritta e sarebbe dovuta apparire su ''Another Side of Bob Dylan''; ma Dylan volle apportare delle modifiche al testo, e il brano non fu incluso nell'album. Infine, durante quella vacanza furono scritte altre due canzoni: ''[[If You Gotta Go, Go Now]]'' e ''[[It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)]]''.
{{Approfondimento
{{nota
|titolo=Copertina da culto
|contenuto=La celebre ed enigmatica copertina del disco, fotografata da Daniel Kramer con una lente distorsiva che procura un curioso effetto ottico, raffigura due figure in un elegante salotto: Bob Dylan, in primo piano, e [[Sally Grossman]], moglie dell'allora manager di Dylan [[Albert Grossman]], vestita di rosso e adagiata su di una poltrona sullo sfondo, mentre svariati dischi di artisti come i [[The Impressions]] (''[[Keep on Pushing]]''), [[Robert Johnson]] (''[[King of the Delta Blues Singers, Vol. 1|King of the Delta Blues Singers]]''), [[Ravi Shankar]] (''India's Master Musician''), [[Lotte Lenya]] (''Sings Berlin Theatre Songs by Kurt Weill'') e [[Eric Von Schmidt]] (''The Folk Blues of Eric Von Schmidt''), sono sparsi qua e là. Visibile dietro Sally Grossman, seminascosto da un cuscino, c'è il lato superiore della copertina dell'album ''[[Another Side of Bob Dylan]]'', e sotto il suo braccio destro, una copia della rivista ''[[Time (magazine)|Time]]'' con [[Lyndon B. Johnson]] in copertina. Sulla mensola del camino, alla sinistra del dipinto, si vede l'album di [[Lord Buckley]] ''The Best Of Lord Buckley''.<br />