Max Fabiani: differenze tra le versioni

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Dopo la [[prima guerra mondiale]] si trasferì a [[Gorizia]], dove collaborò, con la stesura del piano generale del 1921, alla ricostruzione della città gravemente danneggiata dalla guerra; il conferimento di questo incarico fu inizialmente molto travagliato in quanto il ruolo chiave per grosse commesse era molto ambito e furono sparse voci su una sua vicinanza sloveno austriacante, voci che furono dallo stesso Fabiani smentite.<ref>{{cita|Marco Pozzetto (1998)|pp. 50-51}}.</ref>
 
Negli anni trenta e quaranta si trasferì nel villaggio natale di [[San Daniele del Carso]] di cui divenne [[podestà (fascismo)|podestà]] e si adoperò alla ristrutturazione delle fortificazioni del borgo oltre a continuare la sua attività d'architetto impegnato a disegnare opere monumentali durante il [[fascismo]].
 
Nel [[1952]] viene proposto dall'allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]] [[Alcide de Gasperi]] alla carica di [[Senatore a vita]] al [[Presidente della Repubblica]] [[Luigi Einaudi]], ma Fabiani declina l'offerta pur essendone come lui dichiarato "immensamente grato" a causa della sua età avanzata.
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*[[1895]]: In seguito al terremoto di [[Lubiana]] progetta importanti opere per la ricostruzione della città.
*[[1918]]: Divenuto cittadino italiano, lascia [[Vienna]] per trasferirsi a [[Gorizia]], annessa all'Italia e collabora alla ricostruzione della città devastata dalla guerra.
*[[1929]]: Si trasferisce nella città natale di [[San Daniele del Carso]] di cui diviene [[podestà (fascismo)|podestà]].
*[[1931]] - [[1943]]: Progetta opere monumentali per il [[regime fascista]] italiano.
*[[1962]]: Muore a Gorizia all'età di 97 anni.