Publio Morbiducci: differenze tra le versioni

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Tra il 1930 e il 1940 Morbiducci si afferma come uno dei maggiori artisti del regime, ed è uno dei protagonisti della mostra celebrativa del Decennale della [[Rivoluzione fascista]]. Nel 1937 è nominato Accademico di San Luca e nel 1938 il suo ''Discobolo in riposo'' viene allocato tra le statue dello Stadio dei Marmi. Nel 1939 realizza il grande ''Fregio'' marmoreo per il Palazzo degli Uffici all' Eur, nel quale celebra i fasti della storia di Roma attraverso i suoi monumenti. Sempre nel periodo prima della guerra realizza i [[Cofano portabandiera|cofani portabandiera]] del cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'', affondato in combattimento nel 1942, e dell'incrociatore ''[[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]]'' (1941-1982).
 
Nel dopoguerra realizza il busto di ''[[Pietro Mascagni]]'' e nel 1948 partecipa al concorso internazionale per la Porta di San Pietro; nel 1956 vengono terminati i gruppi dei ''Dioscuri'', sulla scalinata del Palazzo della Civiltà Italiana (o della Civiltà del Lavoro) all'EurEUR.
 
La sua riscoperta critica si deve a [[Bruno Mantura]] e [[Vittorio Sgarbi]] nelle mostre sulla scultura italiana del Novecento del 1992 e del 1999. La sua scultura in bronzo ''Battesimo di Gesù'', 1956, è conservata ai Musei Vaticani ([[Collezione d'arte religiosa moderna]]).
 
== Opere principali ==
 
[[File:Dioscuro_Morbiducci_EUR.jpg|upright=1.3|thumb|Dioscuro di Morbiducci al [[Palazzo della Civiltà Italiana]] a Roma [[EUR]]]]
 
*1915 - Maschera del fratello Augusto
*1923 - Moneta da [[2 lire]]
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*''Publio Morbiducci. Sculture dipinti disegni'', introduz. di C. Strinati, Artemide edizioni, 2000
*''Il corpo in corpo'', a c. di B. Mantura, Spoleto, 1990
*'' {{cita testo |curatore=Vittorio Sgarbi |titolo=Scultura italiana del primo Novecento'', a|data=1993, cpp. di174-175 V.|editore=Grafis Sgarbi,Edizioni Graphis, 1993|città=Bologna}}
 
== Voci correlate ==