Tolomeo V: differenze tra le versioni

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|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Tolomeo, 05
|PreData = {{lang-grc|Πτολεμαῖος Ἐπιφανής|Ptolemaĩos Epiphanés}}, in [[Lingua egizia|egizio]]: ''ptwlmys''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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==== Le rivolte in Tebaide e sul Delta (200-185 a.C.) ====
Nel [[206 a.C.]], quando il padre di Tolomeo, [[Tolomeo IV|Tolomeo IV Filopatore]], era ancora in vita, la popolazione nativa egizia della [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]] elevò a faraone [[Haruennefer]], appoggiato dalla classe sacerdotale di [[Amon-Ra]] in opposizione a quella filo-tolemaica di [[Grande sacerdote di Ptah|Ptah]]. Nel [[200 a.C.]] a Haruennefer successe [[Ankhuennefer]], la cui relazione con il predecessore non è chiara. Subito dopo la morte di Haruennefer le truppe tolemaiche iniziarono un'avanzata di riconquista: nell'agosto del [[199 a.C.]] assediarono [[Abido (Egitto)|Abido]] e la conquistarono, così come [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] stessa alla fine dello stesso anno.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 155}}.</ref> Nel [[196 a.C.]], comunque, Ankhuennefer ricevette aiuto militare dai re di [[Meroe]] della [[Nubia]], che stanziarono il loro esercito a [[Assuan|Syene]] e permisero al ribelle di riconquistare Tebe.
 
[[File:Head of a statue of Ptolemy VI Philometor. Found at Aigina. Granit. 180-145 BC (4334587826).jpg|thumb|left|upright=0.8|Testa in [[granito]] di [[Tolomeo VI|Tolomeo VI Filometore]], figlio e successore di Tolomeo V ([[Museo archeologico nazionale di Atene|Museo archeologico nazionale]], [[Atene]])]]
 
Nel [[206 a.C.]], quando il padre di Tolomeo, [[Tolomeo IV|Tolomeo IV Filopatore]], era ancora in vita, la popolazione nativa egizia della [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]] elevò a faraone [[Haruennefer]], appoggiato dalla classe sacerdotale di [[Amon-Ra]] in opposizione a quella filo-tolemaica di [[Grande sacerdote di Ptah|Ptah]]. Nel [[200 a.C.]] a Haruennefer successe [[Ankhuennefer]], la cui relazione con il predecessore non è chiara. Subito dopo la morte di Haruennefer le truppe tolemaiche iniziarono un'avanzata di riconquista: nell'agosto del [[199 a.C.]] assediarono [[Abido (Egitto)|Abido]] e la conquistarono, così come [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] stessa alla fine dello stesso anno.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 155}}.</ref> Nel [[196 a.C.]], comunque, Ankhuennefer ricevette aiuto militare dai re di [[Meroe]] della [[Nubia]], che stanziarono il loro esercito a [[Assuan|Syene]] e permisero al ribelle di riconquistare Tebe. Ankhuennefer riuscì a spingersi molto più a nord del suo predecessore ma, dal [[187 a.C.]], la situazione iniziò a tornare a favore di Tolomeo: i nubiani abbandonarono l'Egitto e il generale tolemaico [[Comano (generale)|Comano]] riuscì ad avanzare fino a [[Ermopoli]]. I sacerdoti simpatizzanti del faraone ribelle dovettero abbandonare l'Egitto e rifugiarsi in Nubia. Tra il 27 e il 28 agosto del [[186 a.C.]] Comano riuscì a sconfiggere Ankhuennefer e suo figlio in una battaglia: il re fu imprigionato mentre il suo erede ucciso. Il prigioniero fu portato nella capitale e, grazie all'intercessione dei sacerdoti, riuscì a ricevere la grazia da Tolomeo.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 156}}; {{cita|Wilkinson 2011|p. 484}}.</ref>
 
Altre rivolte ci furono nel [[delta del Nilo]]: furono continue dal [[197 a.C.]], quando i ribelli furono assediati a [[Asyūṭ|Licopoli]] e infine giustiziati a [[Menfi (Egitto)|Menfi]], al [[185 a.C.]], quando [[Policrate di Argo]] portò alla resa gli ultimi ribelli.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pp. 155-156}}.</ref> I ribelli si arresero a Tolomeo sia perché avevano saputo che il re stava per ricevere un esercito di mercenario dalla Grecia comandati da [[Aristonico (generale)|Aristonico]], sia perché gli era stato promesso il perdono.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 157}}; {{cita|Walbank 2002|p.77}}.</ref> Si recarono quindi a [[Sais]], da Tolomeo, per chiedere la grazia; il re tuttavia rifiutò la concessione, li fece sfilare nudi per le strade e torturare a morte.<ref>{{cita|Polibio|XXII, 17.4-5}}; {{cita|Hölbl 2001|p. 157}}.</ref>
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=== Morte e successione (180 a.C.) ===
Nella primavera del [[180 a.C.]] Tolomeo V fu avvelenato dai suoi generali, poiché ritenuto troppo debole in politica estera e per non aver cercato di riconquistare i territori della [[Celesiria]].<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 142}}.</ref> Gli successe il figlio maggiore, [[Tolomeo VI|Tolomeo VI Filometore]], che governò per i primi anni sotto la custodia della madre [[Cleopatra I|Cleopatra]].<ref>{{cita|Bunson 2014|p. 83}}; {{cita|Taylor 2013|p. 164}}.</ref>
 
== Titolatura ==
{{Hiero|Tolomeo|<hiero>< p:t-wA-l:M-i-i-s ></hiero>|align=right|era=pt}}
 
Secondo la [[Titolatura reale dell'antico Egitto|titolatura reale egizia]], Tolomeo V ebbe diversi nomi:
* nome Horo: ''ḥwnw ḫꜥ m nsw ḥr st it.f'' (''hunu kha em nesu her set it.ef''), "il giovane che è apparso come re sul trono del padre";
* nome Nebty (o delle Due Signore): ''wr-pḥty smn tꜢwy snfr tꜢ-mry mnḫ-ib ḫr nṯrw'' (''per pehty, semen tawy, senefer ta-mery menekh ib kher netjeru''), "colui che è pieno di forza, che ha fondato le Due Terre e reso ''Ta-mery'' (l'Egitto) perfetta essendo efficace davanti agli dei";
* nome Horo d'Oro: ''wꜢḏ ꜥnḫ n ḥnmmt nb ḥbw-sd mi ptḥ tꜢ-ṯnn ity mi rꜥ'' (''wadj ankh en henmemet, neb hebu-sed mi ptah ta-tjenen, ity mi ra''), "colui che ha reso fiorente la vita dell'umanità, possessore di ''[[Heb-Sed]]'' come [[Tatenen|Ptah Tatenen]] e sovrano come [[Ra]];
* nome del Trono: ''iwꜥ n nṯrwy mrwy it. stpn ptḥ wsr kꜢ rꜥ sḫm ꜥnḫ imn'' (''iwa en netjerwy merwy it, setepen ptah, weser ka ra, sekhem ankh imen''), "figlio dei due dei ''Filopatores'' scelto da [[Ptah]], colui che è forte del ''[[Anima (religione dell'antico Egitto)#Ka|ka]]'' di Ra, immagine vivente di [[Amon]].
* ''nomen'' e ''praenomen'' di nascita: ''ptwlmys, ꜥnḫ ḏt mry ptḥ'' (''ptwlemys, ankh jet, mery ptah''), "Tolomeo, dalla vita eterna, amato da Ptah".<ref>{{cita|Leprohon 2013|p. 181}}.</ref>
 
== Note ==
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* {{Cita libro|autore=Günther Hölbl|titolo=A History of the Ptolemaic Empire|editore=Psychology Press|anno=2001|isbn=978-0-415-23489-4|cid=Hölbl 2001}}
* {{Cita libro|autore=R. B. Parkinson, Whitfield Diffie, Mary Fischer, R. S. Simpson|titolo=Cracking Codes: The Rosetta Stone and Decipherment|editore=University of California Press|anno=1999|isbn=9780520223066|cid=Parkinson, Diffie, Fischer, Simpson 1999}}
* {{Cita libro|autore=Ronald J. Leprohon|titolo=The Great Name: Ancient Egyptian Royal Titulary|editore=Society of Biblical Lit|anno=2013|isbn=9781589837362|cid=Leprohon 2013}}
* {{Cita libro|autore=Michael Taylor|titolo=Antiochus the Great|editore=Pen and Sword|anno=2013|isbn=978-1-4738-2691-5|cid=Taylor 2013}}
* {{Cita libro|autore=Joyce Tyldesley|titolo=Cleopatra: Last Queen of Egypt|editore=Basic Books|anno=2008|isbn=978-07-867-3163-3|cid=Tyldesley 2008}}