Il principio di analogia, che non è proprio un'eguaglianza vera e propria ma semmai è paragonabile a un "come se", ha due caratteristiche fondanti. Esso infatti è simultaneamente:
# [[Trascendenza]] (in quanto rimanda ad altro fuori di sé).
# [[Immanenza]] (in quanto ci coinvolge in prima persona in quanto ciò che è altro è in analogia con ciò che ci costituisce internamente e viceversa).{{Citazione||}}
Questa stessa ispirazione ermetica sarebbe entrata a far parte di nuove correnti religiose, [[gnosi|gnostiche]] ed [[esoterismo|esoteriche]], che si rifacevano ad una rilettura eterodossa della tradizione di pensiero ebraico-cristiana, e che identificava [[Gesù]] con il maestro delle [[Sacre Scritture|Scritture]], o «rabbi Jeschua di Nazareth». Ad esempio il ''[[Vangelo di Tommaso]]'', detto «''Didimo''», è attribuito ad un autorevole esponente della primitiva comunità cristiana di [[Siria]], che viene ritenuta impegnata in una seria e profonda ricerca spirituale a partire dall'insegnamento del maestro. Didimo significa gemello, [[doppio]], e sarebbe stato considerato infatti fratello gemello del rabbi stesso. In questo testo si legge:
{{Citazione|Allorché di due farete uno, allorché farete la parte interna come l'esterna, la parte esterna come l'interna e la parte superiore come l'inferiore, allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina [...] allora entrerete nel Regno|Vangelo di Tomaso, loghia di Gesù n°22}}