Monte San Giorgio (UNESCO): differenze tra le versioni

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Dal 1924 sino al 1975 l'[[Università di Zurigo]] condusse una cinquantina di campagne sistematiche di scavo a cielo aperto che portarono al ritrovamento di numerosissimi fossili. Nel 1925 ''E. Kuhn-Schnyder'', allora assistente di B. Peyer, prese per la prima volta parte agli scavi; nel 1956 venne poi promosso a direttore dell'Istituto di paleontologia dell'Università di Zurigo. Tra le campagne di scavo più significative dal profilo scientifico v'è quella condotta da E. Kuhn-Schnyder nella località ''Mirigiolo'' (Punto 902) tra il 1950 e il 1968. ''H. Rieber'', professore di paleozoologia al Politecnico federale e all'Università di Zurigo, iniziò nel 1983-1984 in località ''Val Stelle'' a Meride un'altra campagna di scavo e si dedicò allo studio dei fossili invertebrati tra cui le daonelle e le ammoniti, che si rivelarono poi eccezionali "fossili guida" utili alla datazione degli strati sedimentari. ''A. Tintori'', professore presso l'Università di Milano, tra il 1996 e il 2003, condusse varie campagne di scavo sia su territorio svizzero sia su quello italiano, contribuendo in particolar modo allo studio dei pesci fossili risalenti al Triassico medio. Parallelamente l'Università di Zurigo, sotto la direzione di ''H. Furrer'', curatore dal 1994 sino ad oggi del Museo paleontologico dell'Università di Zurigo, iniziò varie campagne di scavo negli strati sedimentari della ''Kalkschieferzone'' in località ''Val Mara'' e ''Acqua del Ghiffo''. Il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Milano e il Museo di storia naturale di Milano s'affiancarono al gruppo di ricercatori di Zurigo e indagarono gli strati sedimentari delle rocce della ''Formazione di Besano''. Attualmente i ricercatori dell'Università di Zurigo e dell'Università e Museo di Milano conducono annualmente ulteriori scavi scientifici. In territorio svizzero, dal 2006 le ricerche e gli scavi scientifici sono condotti del Museo cantonale di storia naturale (Lugano) sotto la direzione di ''R. Stockar''.
 
== Geologia edelle Alpi Meridionali litostratigrafia==
'''Periodo Ercinico''': Il basamento cristallino roccioso delle Alpi Meridionali risale al periodo precedente il Carbonifero superiore e mostra sia una deformazione ercinica sia una più recente deformazione tardo-alpina. Il grado metamorfico di queste rocce aumenta gradualmente da Est verso Ovest, suggerendo un progressivo passaggio da zone di catena ercinica esterne a zone vieppiù interne.
 
'''Mesozoico inferiore''': I modelli strutturali delle Alpi Meridionali mostrano una serie di strutture compressive con trend Est-Ovest e faglie risalenti al Mesozoico inferiore con trend Nord-Sud che tagliano la catena. Quest’ultmine sono correlate al sistema distensivo tra Adria ed Europa e furono riattivate nel corso dei periodi successivi, favorendo cambiamenti repentini di facies e di spessore delle formazioni mesozoiche.
 
'''Triassico e Giurassico inferiore''': Durante questo periodo si formarono i domini principali delle Alpi Meridionali, inizialmente con cambiamenti locali di facies e poi con la formazione di bacini sedimentari, alti strutturali sommersi e plateau sedimentari. Nel del Bacino Lombardo ebbero origine strutture distensive e faglie ad alto angolo d’immersione tra cui la Faglia del Lago Maggiore e la Faglia di Lugano. Si formarono una serie di alti strutturali come l’Alto di Arbostora (nella regione di Arzo) e profondi bacini sedimentari come il Bacino del Monte Generoso. La faglia normale di Lugano (Linea di Lugano) ad Est del Monte San Giorgio ebbe origine tra il Norico e il Giurassico inferiore. Questa faglia con andamento Nord-Sud divide l’alto strutturale di Arbostora dal Bacino del Monte Generoso ed è caratterizzata da un’immersione verso Est e da un movimento verticale stimato in 7 km. All’interno della Dolomia Principale, che interessava tutto il dominio delle Alpi Meridionali, intensi processi sin-sedimentari diedero origine a brecce tettoniche di ambiente marino come la Macchia Vecchia (ambiente poco profondo) e il Broccatello (ambiente profondo).
 
'''Giurassico – Cretacico inferiore''': Tra il Giurassico e il Cretacico inferiore si aprì l’oceano della Tetide. La Dolomia Principale fu interessata da faglie normali e si formarono vari bacini marini. In questo periodo un profilo Est-Ovest delle Alpi Meridionali mostra tre province tettoniche: la Piattaforma Veneta (a Est), il Bacino Lombardo e i settori Canavese e Biellese (a Ovest). Il Bacino Lombardo subì un’elevata subsidenza e sprofondò sotto la soglia di compensazione di calcite e aragonite, favorendo la deposizione di radiolariti silicee. Nello stesso periodo, in corrispondenza degli alti strutturali, si depositarono i calcari ammonitici (Rosso Ammonitico).
 
'''Cretacico superiore e Terziario inferiore''': Cambiamenti climatici tardo Cretacici favorirono la sedimentazione dei calcari micritici della Formazione Maiolica. Il margine continentale fu interessato da processi compressivi dovuti alla convergenza tra Adria ed Europa. Il margine si deformò progressivamente dando origine alla catena a falde sovrapposte delle Alpi Meridionali. Si formarono le Anticlinali Orobiche, una complessa serie di pieghe regionali e ampi sovrascorrimenti.
 
'''Terziario superiore''': La Molassa Sudalpina è il prodotto di disgregazione derivato dall’orogenesi, dall’innalzamento e dalla successiva erosione tardo-Terziaria delle Alpi Meridionali. I conglomerati e le arenarie della Molassa Sudalpina si depositarono lungo i bordi e le scarpate di profondi bacini sedimentari.
 
'''Terziario medio-superiore''': I movimenti trascorrenti lungo la Linea Insubrica separarono il sistema Orobico dall’area metamorfica Alpina del Lepontino. Nei contrafforti Lombardi la serie Oligocene-Miocene comprende dal basso verso l’alto la Formazione di Chiasso e il Gruppo della Gonfolite Lombarda. Queste formazioni sono separate da una discordanza caratterizzata da uno hiatus sedimentario di 7 milioni d’anni. Si tratta del retroscorrimento regionale della Gonfolite Lombarda.
 
==Litostratigrafia==
[[File:Profilo geologico Monte San Giorgio.jpg|thumb|upright=1.3|Profilo geologico Nord-Sud del Monte San Giorgio]]
[[File:Litostratigrafia Monte San Giorgio.gif|thumb|upright=1.3|Profilo litostratigrafico del Monte San Giorgio]]