Spacesynth: differenze tra le versioni

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correzione sulla formazione della spacesynth
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Tra le più caratteristiche etichette discografiche legati alla spacesynth dai suoi albori, vi furono la tedesca "[[ZYX Music]]" (e la sua sotto etichetta olandese "Galaxis"), la "Hotsound", la "Memory Records", l'Italiana "Beat Box", la "Made Up Records", la polacca " Snake's Music" e la "Rams Horn".
 
Mentre nei Paesi Bassi la spacesynth si era finalmente caratterizzata come un sottogenere a se stante, denominato però ancora synthdance o spacedance, in Italia un gran numero di produzioni, ad esempio come "Beach Love (Instrumental)" e "Rofo's Theme" entrambe del 1987 del progetto Rofo, mostravano molti dei caratteristici elementi del sound spacesynth, rimanendo tuttavia saldamente ancorate alla italo disco, all'euro disco ed al synth pop.
 
Successivamente, con l'inizio degli anni '90 la popolarità della spacesynth cominciò a descrescere, quasi sparendo del tutto, mentre eurodance, house, tecno ed i suoi sottogeneri dominavano le classifiche musicali.<ref name=":0" /> A tener in piedi le produzioni spacesynth la casa discografica "Hypersound Productions"<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/it/label/15538-Hypersound-Productions|titolo=Hypersound Productions|sito=Discogs|accesso=2016-11-02}}</ref> fondata nel 1994 (che ha chiuso i battenti nel Dicembre 2014) da Humphrey Robertson ebbe un ruolo cruciale, coniando inoltre lo stile "Synthesizer Dance", considerato generalmente sinonimo di spacesynth (ma che strettamente indica uno stile musicale non necessariamente legato alle tematiche spaziali o sci-fi). L'influente artista Humphrey Robertson grazie ai suoi progetti Ciber People", "Hypnosis", "Daylight" e "Based On Bass" riuscì comunque a mantenere viva la spacesynth attraverso tutti gli anni '90 ed anche oltre, pubblicando, sotto le sue ali, svariati artisti oggi noti della spacesynth.