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| Riga 26: Medici, maestri elementari, parroci e società operaie tentavano di istruire la popolazione a rispettare determinate regole, banali ma efficaci, come evitare di dormire all'aperto. A questo proposito, già molti si stavano adoperando a seguire la grande intuizione del Dr. [[Angelo Celli]], igienista, secondo cui era strettamente necessario fondare una «scuola» poiché ''l'alleato più pericoloso della malaria è l'ignoranza''. Questa lotta ottenne un'accezione sistematica e scientifica quando nel 1918 il maestro [[Bartolomeo Gosio]] si stabilì tra gli abitanti delle lestre condividendone vita, lavoro e spostamenti nei pascoli. Inizialmente si adibì la Scuola Elementare di Tre Cancelli, una frazione di [[Nettuno]], per invitare le persone a seguire le lezioni e convincerle ad abbandonare i loro primitivi metodi di lavoro e le loro abitazioni sudicie. La scuola era fornita da un pozzo di 12 metri e situata in mezzo ad un villaggio di capanne occupato durante i mesi autunnali da una popolazione nomade dei monti [[Lepini]] dedita all'agricoltura e alla pastorizia (pastori, carbonai, pescatori, contadini). Era organizzata in due baracche e in una tenda in cui vi erano i bagni: la prima durante il giorno veniva utilizzata come aula per gli insegnamenti ai figli ai figli dei lestraioli e nella sera per gli insegnamenti ai stessi genitori di risanamento dell’ambiente delle capanne e miglioramento delle condizioni di vita cambiando anche le tecniche di coltivazione. La seconda fungeva da alloggio dell' Inizialmente non ebbe gran successo, era frequentata da soli 15 bambini. In seguito, quando venne aggiunto un servizio medico-scolastico ne contava  La malaria non poteva essere vinta solo con il chinino | |||