Ardashir I: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
cambio traslitterazione del nome |
|||
Riga 58:
Richiamandosi alla storia achemenide, Ardashīr rivendicava anche la sovranità sui territori dell'antico impero persiano fino al [[mare Egeo]] ed alla [[Propontide]],<ref name="Dione79,4.1">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXIX, 4.1</ref><ref>[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio'', VI, 2.2.</ref> che erano però sotto il [[Impero romano|dominio romano]], sicché lo scontro con Roma (e in seguito [[Costantinopoli]]) divenne inevitabile.
Nonostante una soluzione diplomatica offerta dall'[[imperatore romano]] [[Alessandro Severo]], i [[Persiani]] penetrarono in [[Mesopotamia]] cercando senza riuscirvi di conquistare [[
La guerra riprese nel [[238]], quando Ardashīr, approfittando della guerra civile scoppiata a Roma, invase ancora la Mesopotamia con l'aiuto del figlio [[Sapore I]]. Dopo la conquista di [[Nisibis]] e [[Carre]], Ardashīr associò al trono Sapore, nominandolo ''re dei re''.
Nel [[240]] vinse e distrusse l'[[Impero Kusana]], recuperando tutti i territori corrispondenti alle antiche satrapie orientali achemenidi.
|