Merinidi: differenze tra le versioni
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I '''Merinidi''' o '''Marinidi''' (in [[Lingua berbera|berbero]] '''ⵉⵎⵔⵉⵏⴻⵏ''', ''Imrinen'', {{arabo|مرينيون |Marīnīyyūn}} o - sempre in {{Arabo|بنو مرين|Banū Marīn}} - [[1248]]-[[1465]]) furono una dinastia [[Berberi|berbera]] appartenente al gruppo dei Banū [[Zanata|Zanāta]]
Dopo che, nel [[1212]], gli Almohadi nella [[Penisola iberica]], furono sconfitti dall'unione degli eserciti [[castiglia]]ni, [[Aragona|aragonesi-catalani]], [[Navarra|navarresi]] e [[Portogallo|portoghesi]] (non parteciparono alla battaglia solo le truppe del [[Regno di León|León]]), nella [[battaglia di Las Navas de Tolosa]], dal [[1215]], i Merinidi iniziarono a combattere i loro correligionari per sostituirsi ad essi nel governo della parte occidentale del [[Maghreb]], riuscendo nell'impresa in una quarantina d'anni. Il loro nuovo dominio si estendeva dal [[Mar Mediterraneo]] ai monti del [[Rif]] e dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]], all'[[Oceano Atlantico]], con le città di [[Taza]] e [[Fès]] in posizione centrale. Nel [[1269]], posero fine alla dinastia almohade, con la presa di [[Marrakesh]], ultimo loro baluardo.
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Nel [[1358]], alla morte del re merinide, [[Abu Inan Faris|Abū ʿInān Fāris]], ucciso da uno dei suoi [[visir]], iniziò la decadenza della dinastia: fatto che permise ai regni cristiani della penisola iberica di portare la guerra sul loro dominio, permettendo loro di installarsi in alcune località della costa. Contemporaneamente i loro visir accrescevano sempre più i loro poteri sino a che una famiglia di visir (i Banū Wattā{{unicode|ṣ|}}, o [[Wattasidi]]) esautorò definitivamente i Merinidi, sostituendosi a loro nell'esercizio del governo ed assumendo i pieni poteri sulle regioni dell'attuale Marocco.
Amanti della cultura e delle arti, i Merinidi svilupparono [[Fes]], la loro capitale, come importante centro culturale di apprendimento, con la costruzione di palazzi, infrastrutture, fortificazioni, fontane, giardini e soprattutto edifici religiosi splendidamente decorati, costruirono arsenali e porti a [[Ceuta]] e a [[Salé]].<ref>[http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Marinids ''Marinids'']</ref> Contrariamente alle dinastie che li avevano preceduti ([[Almoravidi]] e [[Almohadi]]), i Merinidi non furono mossi da zelo religioso e il loro gpverno fu caratterizzato da una politica di tolleranza religiosa verso la [[storia degli ebrei in Marocco|minoranza ebraica]], e verso i cristiani iberici, che spesso i sultani della dinastia utilizzarono come mercenari.<ref>[http://www.bcmediterranea.org/tanger-tetouan/it/periodi-storici/merinidi ''Merinidi'']</ref> <ref>[http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Marinids ''Marinids'']</ref>
La produzione letteraria in epoca merinide è abbondante e varia, spaziando dalla poesia alla biografia, dall’agiografia alla filosofia e alla geografia, con [[Ibn Battuta]] e [[Muhammad al-Abdari al-Hihi|al-Abdari]]; grande sviluppo ebbe la storiografia, con opere di importanti come quelle di [[Ibn Idhari]] e [[Ibn Khaldun]].<ref>[http://www.bcmediterranea.org/tanger-tetouan/it/periodi-storici/merinidi ''Merinidi'']</ref>
==Galleria d'immagini==
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*1398 - [[1421]]: [[Abu Sa'id Uthman III|Abū Saʿīd ʿUthmān b. Aḥmad]]
*1420 - [[1465]]: [[Abu Muhammad Abd al-Haqq II|Abū Muḥammad ʿAbd al-Ḥaqq]]
== Note ==
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==Bibliografia==
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