Retimo: differenze tra le versioni
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'''Rètimo''' (anticamente anche Rettimo; {{lang-el|'''Ρέθυμνο'''}}, ''Réthimno'', in [[lingua turca|turco]] ''Resmo'') è un [[comuni della Grecia|comune greco]] situato lungo la costa settentrionale dell'isola di [[Creta]]. Capoluogo dell'[[Retimno (unità periferica)|omonima unità periferica]], con 32.468 abitanti è la terza città dell'isola per popolazione e una delle sue principali mete turistiche.
A seguito della riforma amministrativa detta [[Programma Callicrate]] (in vigore dal gennaio [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.kedke.gr/uploads2010/FEKB129211082010_kallikratis.pdf|titolo=Programma Callicrate|accesso=4 aprile 2011}}</ref>), che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, Retimo è ora capoluogo di un comune con un'estensione di 397 km² e 55.525 abitanti. La città è sede
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
Dell'
[[File:Rethymno Fortezza gate.jpg|thumb|left|Ingresso della fortezza di Retimo]]
[[File:Rethymno Rimondi Fountain 01.JPG|sinistra|miniatura|La fontana Raimondi]]
Nel [[secolo XVI]] la presenza [[Ottomani|ottomana]] nel Mediterraneo orientale si fece sempre più minacciosa e al pari di [[Cipro]] l'isola di Creta fu soggetta a sempre più frequenti incursioni piratesche [[Saraceni|saracene]]. Fu così che nel [[1540]] fu dato avvio alla costruzione di una cinta muraria disegnata dall'architetto [[Michele Sanmicheli|Michele Sammicheli]]: l'opera fu ultimata nel [[1570]], ma non valse ad impedire l'anno successivo il saccheggio della città da parte del corsaro [[Uluç Alì Pascià|Occhialì]]. Sempre nel [[1571]] Cipro si arrese agli ottomani e ciò fece di Creta il nuovo principale obiettivo di conquista della [[Sublime porta|Sublime Porta]], per cui i veneziani si affrettarono ad ampliare e fortificare il castello che sorgeva sul promontorio. La nuova fortezza, disegnata all'architetto militare Sforza Pallavicini e impostata secondo i canoni della [[fortificazione alla moderna]], fu progettata per poter contenere, in caso d'assedio, l'intera popolazione cittadina. Contemporaneamente la città acquisiva uno stile [[Rinascimento|rinascimentale]] italiano: fu costruita la piazza centrale, il corso, la loggia. Tutti gli sforzi di ammodernamento furono tuttavia vani: quando nel [[1646]] i turchi sferrarono l'attacco a Creta, dopo la veloce presa della Canea le truppe di [[pascià]] Hussein giunsero di fronte a Retimo e la cinsero d'assedio, costringendola alla resa il 13 novembre dopo una resistenza di poche settimane.
[[File:Rethymno Lighthouse 02.jpg|sinistra|miniatura|Il faro all'ingresso del porto]]
Durante il periodo ottomano la città mantenne il proprio impianto urbanistico originario, ma le chiese furono trasformate in moschee e si elevarono nuovi minareti; le antiche case dei patrizi veneziani che avevano abbandonato l'isola furono poi adattate al gusto dei nuovi padroni. Nei due secoli e mezzo di amministrazione ottomana la città conobbe un periodo di decadenza e la tendenza all'insabbiamento del porto ridusse ulteriormente il ruolo di Retimo a livello commerciale. Nel [[XIX secolo]], come del resto in tutta l'isola, crebbe l'insofferenza greca verso i governanti ottomani e si moltiplicarono gli episodi di resistenza, fra cui l'insurrezione del [[1866]] che culminò nell'ancor oggi celebrato sacrificio collettivo nel monastero di [[Arkadi]].
[[File:Loggia Rethymnou.JPG|sinistra|miniatura|La loggia veneziana]]
Nel [[1897]], anno in cui fu costituito lo [[Creta (stato)|Stato autonomo di Creta]] sotto la giurisdizione formale della Sublime Porta, iniziò un rapido processo di avvicinamento dell'isola al [[Regno di Grecia]], processo che culminò con la definitiva annessione nel [[1913]] e con l'esodo della minoranza turca che da secoli si era stabilita sull'isola per effetto dello scambio di popolazioni sancito dal [[Trattato di Losanna (1923)|Trattato di Losanna]] ([[1924]]).
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Retimo, come altre città cretesi della costa settentrionale, fu duramente bombardata dalla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] in previsione di uno sbarco delle truppe tedesche che avvenne nel maggio [[1941]] ([[battaglia di Creta]]), ma fortunatamente le distruzioni e la successiva ricostruzione del dopoguerra non alterarono l'aspetto della città, che tuttavia continuò a versare in uno stato di arretratezza: la corrente elettrica giunse solo nel [[1960]]. Grazie al turismo soprattutto internazionale, sviluppatosi continuamente a partire dal [[1970]], e ai fondi di sviluppo dell'[[Unione europea|Unione Europea]], la città ha vissuto una rinascita che nel giro di pochi decenni le ha riassegnato il ruolo di capitale culturale dell'isola.[[File:Crete Rethymno1 tango7174.jpg|thumb|center
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
*[[File:Porte Guora à Réthymnon.JPG|sinistra|miniatura|La Porta Guora - ultima testimonianza delle mura rinascimentali cittadine]]La fortezza veneziana, perfettamente conservata, si erge su un promontorio ad ovest del porto e domina la città vecchia. Fu costruita tra il 1573 e il 1582 e tra i pochi edifici rimasti al suo interno vi sono la cattedrale di San Nicola trasformata successivamente in moschea.
* La porta Guora (dal nome di Jacopo Guoro, rettore della città in epoca veneziana) era la porta principale delle mura cittadine del XVI secolo. Da qui una strada conduceva alla piazza principale.
* La loggia veneziana, di stile rinascimentale, fu costruita nel [[XVI secolo]]. Ha forma quadrata con tre archi su ogni lato. In epoca ottomana fu convertita in moschea ed oggi ospita l'ufficio del turismo.
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|lingua=EN|http://
{{Comuni di Creta}}
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