Discussione:Antonio Segni: differenze tra le versioni

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:giusto un punto: al di là delle valutazioni che appunto ciascuno può dare, sicuramente le fonti di interesse sono solo quelle storiche. Diversamente ci faremmo fare le voci dai tre poteri Montesquieiani (in Italia peraltro la magistratura è un ordine e non un potere), e qui per antico vezzo libertario non gradiamo affatto le voci fatte dai magistrati, dai parlamentari o dal governo. Dopo le fonti storiche c'è l'oggettività, con cui anche quelle dovrebbero misurarsi. In questo caso l'oggettività riguarda la terminologia e il significato dei concetti, in dettaglio cosa conveniamo sia un "colpo di stato". Io mi ritrovo abbastanza nella definizione che fornisce [[colpo di stato|la nostra voce]]: "rovesciamento ... del potere costituito, al fine di causare un ''mutamento'' di regime". Il Piano Solo doveva davvero ''rovesciare'' il sistema che aveva Segni a capo della politica e De Lorenzo a capo di fatto delle divise per portare al potere, indovina chi, Segni e De Lorenzo? <br />Le differenze fra le voci sono un segnale "didattico" importante: cambiando il punto dal quale si osserva possono divergere le interpretazioni dello stesso fatto, e succede ovviamente anche a noi :-) --&nbsp;[[Utente:Gianfranco|g]]&nbsp;&middot;&nbsp;ℵ&nbsp;([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 11:20, 6 dic 2016 (CET)
::Si tratta di un episodio ormai storicizzato, verificatosi più di mezzo secolo fa; pertanto ritengo che il problema vada affrontato mediante una cernita delle fonti storiografiche più autorevoli.<br>Senza la pretesa di risolvere la questione (è chiaro, infatti, che occorrerà raccogliere e confrontare molte fonti), comincio a proporre il seguente passo tratto dal primo testo che mi ritrovo sotto mano, vale a dire [[Giampiero Carocci]], ''Storia dell'Italia moderna. Dall'Unità alla fine del '900'', Newton Compton, Roma 2012 (ebook), ISBN 978-88-541-4838-3:<br>«Un'ultima causa, ma non certo di piccola importanza, delle mancate riforme fu messa in evidenza da uno dei protagonisti principali del centro-sinistra, da Nenni, secondo il quale nel luglio del 1964 i molti avversari del centro-sinistra, palesi e occulti, in Italia e fuori (il nostro paese faceva parte dell'Alleanza atlantica a direzione americana), avrebbero addirittura progettato un colpo di Stato militare, guidato dal generale De Lorenzo, che era il capo dei servizi segreti delle forze armate. Per evitare questo pericolo Nenni si sarebbe adattato a rinunciare al programma di riforme. Su questo oscuro episodio, il primo di una lunga serie che nei decenni successivi avrebbe drammaticamente turbato la vita della Repubblica, non è mai stata fatta piena luce».<br>Quindi Carocci qualifica l'episodio come tentativo, o progetto, di colpo di Stato militare. Propongo di raccogliere tutte le altre fonti che troviamo, confrontarle e poi decidere. --[[Utente:Salvatore Talia|Salvatore Talia]] ([[Discussioni utente:Salvatore Talia|msg]]) 12:37, 6 dic 2016 (CET)
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