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→Emissioni in atmosfera e nelle acque: allora mettiamoli tutti, i dati sull'anidride carbonica |
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Le emissioni di sostanze tossiche persistenti (in particolare [[diossina]], [[furani]]) seppur entro i limiti di legge, sono da considerarsi comunque significative se sono protratte nel tempo nello stesso luogo: lo stesso DL 152/2006 evidenzia questo fatto per chiarire i limiti particolarmente severi su queste sostanze in impianti dalla lunga vita operativa. <ref>Si veda ad esempio [http://www.altreconomia.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=309 questo articolo di altreconomia.it (marzo 2006)], nel paragrafo dedicato ai rischi da diossina.</ref>
Valori limite nelle acque di scarico dell’impianto
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A partire dagli anni ottanta, visto l'inasprimento delle leggi, si è affermata l'esigenza di rimuovere i macroinquinanti presenti nei fumi della combustione (ad esempio ossido di carbonio, anidride carbonica, ossidi di azoto e gas acidi come l'[[anidride solforosa]]e l'[[acido cloridrico]]), i microinquinanti (metalli pesanti, diossine ecc.) e di perseguire un più efficace abbattimento delle [[particolato|polveri]].
Gli inceneritori mediamente emettono CO<sub>2</sub> al camino in misura di circa 1400 kg per tonnellata di rifiuti <ref>
Secondo alcune stime gli inceneritori contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra; se si considera l'anidride carbonica assorbita in origine dalla componente rinnovabile (910 kg/t), e inoltre quella che sarebbe stata emessa producendo energia con un'emissione media di anidride carbonica (554 kg/t), si ha un piccolo guadagno. Le discariche sono meno efficienti nella conversione della componente organica in energia, e se il metano prodotto nei processi di fermentazione (1181 kg eq./t) non viene recuperato il bilancio può aggravarsi fino a diventare pesantemente negativo.<ref>[http://www.provincia.torino.it/ambiente/file-storage/download/ato_r/pdf/studio_termovalorizzatore.pdf Studio per il termovalorizzatore del Gerbido], p. 50. Ovviamente, anche fissando i presupposti, sono molto variabili a seconda della tipologia di inceneritore e di rifiuto considerati, della produzione di CO<sub>2</sub> media usata per calcolare le emissioni evitate, ecc.</ref> D'altro canto, altri impianti – come le discariche controllate e gli impianti di compostaggio o di precompostaggio con produzione di gas di sintesi – possono essere più efficienti nel recuperare la frazione rinnovabile (l'uso di composto nei campi può essere considerato una forma di sequestro della CO<sub>2</sub>), fermo restando che per il materiale non rinnovabile il riciclaggio è sempre la soluzione migliore.
====Le polveri====
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