Discussione:Antonio Segni: differenze tra le versioni
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:::Son sempre testi che riportano la medesima opinione di Nenni, ossia confermano che Nenni affermò ciò. Che poi è il refrain che da 70 anni si sente dire da ogni politico italiano per giustificare la mancanza di riforme nel periodo in cui si è trovato nella stanza dei bottoni: non fatte e non proposte a causa dell'opposizione! Incidentalmente la più grossa riforma messa in atta nella storia repubblicana fu quella della nazionalizzazione dell'energia elettrica e questa venne fatta con Nenni, e in una società tutta volta allo sviluppo industriale, una più vasta riforma agraria, che è quello di cui si duole Nenni, avrebbe ben poco intaccato i cosiddetti poteri forti e neppure impensierito gli alleati. Io ho ricordi di Nenni e lo stimo molto, ma ormai aveva fatto il suo tempo e le sue valutazioni del suo contesto politico erano datate e non hanno giovato ne al futuro del PSI ne a quello del centro sinistra.
::: Riguardo alla domanda posta dall'IP 151. (che incidentalmente credo sia l'infinitato che ha toccato molte voci di storia) osservo che la voce [[Piano Solo]] ha anche avuto un incipit più articolato [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Piano_Solo&type=revision&diff=84496852&oldid=49288749 ]--[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Discorriamo]]</b></span></small> 23:13, 6 dic 2016 (CET)
::::Nenni coniò memorabilmente l'espressione "tintinnar di sciabole" per il Piano Solo, ma è anche quello che disse, proprio di Segni, "vede Cosacchi in piazza San Pietro" (a sua volta citazione di Pio XII che preferiva i cosacchi in San Pietro ai comunisti in Campidoglio). I cosacchi però li vedeva sul serio anche Taviani, lo disse dopo nelle sue memorie quando si reperirono gli archivi di Budapest, e Taviani era uno degli sponsor più importanti di De Lorenzo (insieme a Boldrini, il mentore di Enrico Mattei). Cioè, li vedevano importanti esponenti partigiani, e De Lorenzo era stato partigiano anche lui, anzi nel '48 fu schedato per simpatie sinistrorse. Il che lo indusse e gli permise di assegnare a Nenni, quasi come attendente, un tenente colonnello dell'Arma dopo che il politico aveva avuto un incidente; certo, è difficile pensare che il tenente colonnello non riferisse :-)<br />Nenni a parte, tutto ruota intorno alla definizione di "colpo di stato". Questa nasce con l'[http://temi.repubblica.it/espresso-il68/1967/05/14/complotto-al-quirinale/?printpage=undefined articolo originale di Jannuzzi], ma noi non siamo L'Espresso e ci domanderemo se l'espressione è stata usata con proprietà, soprattutto dopo avere appena descritto il tutto come un piano emergenziale, che è la definizione tecnica. Noi non siamo nemmeno stampa di mainstream, quindi non useremo "colpo di stato" per descrivere la deposizione di Berlusconi, che non fu violenta, ma aveva sì in sé un cambio di regime, né la useremo per il dopo-Tangentopoli, che il regime lo cambiò e un po' di maschia vigoria la sfoderò sino a far parlare Scalfaro di "[[tintinnar di manette]]". Stiamo ai fatti, che vuol dire "colpo di stato"? -- [[Utente:Gianfranco|g]] · ℵ ([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 10:14, 7 dic 2016 (CET)
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