Francesco Bacone: differenze tra le versioni
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Tre mesi più tardi partiva per la Francia al seguito di sir Amias Paulet nuovo ambasciatore alla corte di [[Enrico III di Francia|Enrico III]]: della Francia ebbe un'impressione negativa della quale resterà traccia nelle ''Note sul presente stato della cristianità'' (''Notes on Present State of Christendom'') composte nel [[1582]]. Nelle ''Note'' dice che il re gli pare un uomo dagli sregolati piaceri, dedito alle danze, ai festini, alle cortigiane, la Francia un paese profondamente corrotto, male amministrato, povero e prossimo alla rovina.
Il 20 marzo [[1579]] ritorna precipitosamente a Londra a causa della morte del padre.<ref>Marta Fattori, ''La Rivoluzione scientifica - I protagonisti: Francis Bacon'', Storia della Scienza (2012) -Ed. Treccani.it</ref> Nel [[1584]] fu
La sua carriera politica lo vede ricoprire la carica di [[Procuratore generale per l'Inghilterra e il Galles|Solicitor general]] nel [[1607]], Attorney general (Avvocato generale) nel [[1613]], membro del Consiglio privato della Corona nel [[1616]], lord [[guardasigilli]] nel [[1617]], lord cancelliere nel [[1618]]; fu quindi ammesso tra i [[Parìa d'Inghilterra|pari]] come [[barone]] di [[Verulamium|Verulamio]] e [[visconte]] di [[St Albans|Sant'Albano]] ([[1621]]). Nel 1621, dopo essere stato incarcerato per una condanna di [[peculato]] da cui comunque fu graziato dal re e scarcerato dopo qualche giorno di prigionia, si ritirò a vita privata dedicandosi esclusivamente ai suoi studi ed alla stesura delle sue opere attraverso le quali esercitò una forte influenza nel mondo politico e culturale.
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