Inferno - Canto sesto: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Cerberus-Blake.jpeg|thumb|upright=1.4|Cerbero, immaginato da [[William Blake]]]]
Il '''canto sesto''' dell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' di [[Dante Alighieri]] si svolge nel [[cerchi dell'Inferno|terzo cerchio]], dove sono puniti i [[gola (peccato)|golosi]]; siamo nella notte tra l'8 e il 9 aprile [[1300]] ([[Sabato Santo]]), o secondo altri commentatori tra il 25 e il 26 marzo [[1300]]. In questo canto si affronta un tema politico, come ogni VI canto dell'opera.
 
==Incipit==
{{Incipit Divina Commedia|Inferno|6}}
 
==Analisi del canto==
===I golosi, Cerbero - versi 1-33===
[[Immagine:Inferno Canto 6 lines 24-26.jpg|thumb|left|Cerbero, illustrazione di Gustave Doré]]
Il canto inizia con Dante che si riprende dallo svenimento dopo aver parlato con i due cognati [[Paolo e Francesca]] e già, mentre ancora è confuso dalla tristezza e l'angoscia (Dante usa il termine ''pieta'', ma con significato, appunto, di angoscia, secondo altre interpretazioni prova pietà perché anche lui ha rischiato di cadere nell'amore passionale prima di essere salvato da Beatrice) per quegli sventurati, vede nuovi dannati e nuove pene tutto intorno a sé.
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La pena dei golosi è una punizione di [[contrappasso]] per analogia generica: in quanto simili a bestie in vita saranno accovacciati per terra come animali, nella loro sporcizia e flagellati dalle intemperie. Essi infatti sono prostrati a terra e la pioggia li fa urlare ''come cani'' (come bestie); essi si fanno schermo l'un l'altro (strisciando quindi come vermi) e si rigirano spesso, questi ''miseri profani''. Ma il contrappasso può essere anche per contrasto: mentre in vita i golosi sono andati alla ricerca delle più grandi prelibatezze culinarie, ora all'inferno sono costretti a stare sdraiati nel fango sotto una pioggia greve e maleodorante; e mentre in vita hanno vissuto per le esigenze del corpo, ora essi appaiono a Dante come vane ombre, vedendosi negato l'involucro di carne. Inoltre, la soddisfazione dell'odorato tramite i cibi, è punita dal fetore della terra, nella quale sono costretti a sprofondare in eterno.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[[Vittorio Sermonti]], ''Inferno'', Rizzoli 2001.
*[[Umberto Bosco]] e Giovanni Reggio, ''La Divina Commedia - Inferno'', Le Monnier 1988.
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|b=Divina Commedia/Inferno/Canto VI|b_preposizione=sul|commons=Category:Inferno Canto 06|commons_preposizione=sul|testo=Divina Commedia/Inferno/Canto VI|testo_preposizione=del|etichetta=canto sesto dell'Inferno}}
 
{{inferno}}
{{Portale|letteratura}}