Mauro Chessa: differenze tra le versioni

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alla fine degli anni 60 sospende la sua pittura per dedicarsi al cinema d'animazione riprenderà a dipingere dopo il 1974. In occasione di una mostra alla galleria Gian Ferrari di Milano nel 1979 lo scrittore [[Giovanni Arpino]], proprio a sottolineare il carattere narrativo del lavoro di Chessa, scrive "Chessa ebbe ragione nel ''tacere''. Doveva riscoprire le ragioni del ''narrare''"
 
Nel 2010 riceve il premio Cesare Pavese di Pittura ''Una Vita per l'Arte'' con la seguente motivazione: "L’intenso e poliedrico percorso rtistico sviluppato da Mauro Chessa, quale esponente della cultura visiva che dal secondo ‘900 è approdata al nuovo millennio, espri-
== Mostre e riconoscimenti ==
me il senso di una ricerca sempre alta nei contenuti, risolta attraverso una figurazione di elevata qualità espressiva" <ref>[in comunicato stampa premio http://www.centropavesiano-cepam.it/Comunicati/vincitori%20pittura.pdf]</ref>.
 
== Mostre e riconoscimenti ==
Partecipa a due edizioni della [[Biennale di Venezia]] quelle del 1956 e del 1958 <ref>[ in voce Mauro Chessa catalogo mostra ''gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968'', catalogo mostra palazzo Mathis, 2012 Bra ]</ref>, alla IX [[Quadriennale di Roma]]<ref>[ scheda Mauro Chessa quadriennale di Roma http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=2440&ricerca=]</ref> e alla Mostra d'Arte Contemporanea Torre Pellice. Partecipa inoltre a molte colletive in sedi istituzionali prestigiose quali la mostra ''L'immagine e il suo doppio Ricerca della pittura internazionale contemporanea fra realtà fisica e metafisica'' mostra che si è svolta presso il Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano nel 1984, in seguito in altre sedi, a cura di [[Floriano de Santi]] <ref>[ in catalogo, ed. Grafis, Bologna 1984]</ref>, alle mostre ''Paesaggio senza territorio'' e ''La Natura morta nell'arte italiana del Novecento'' che si sono svolte nel castello Estense di Mesola nel 1986 e nel 1987 a cura di [[Vittorio Sgarbi]] <ref>[in catalogo mostra ''Paesaggio senza territorio'',Ed. Marotta 1986]</ref> <ref>[ in catalogo, Mazzotta editore 1987]</ref>. Inoltre a molte importanti collettive sulla pittura post bellica piemontese tra cui occorre ricordare nel 2009 la mostra patrocinata dal consiglio regionale del Piemonte che si è svolta a [[Palazzo Lascaris]] sede della regione dal titolo ''Alle Radici Della Democrazia testimonianze d'arte'' <ref>[http://www.cr.piemonte.it/attivita/comunicati/2009/04_aprile_2009/pdf/catalogo.pdfnel]</ref>; nel 2012 la mostra ''gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968'' che si è svolta nel 2012 a [[Palazzo Mathis]] a Bra.
 
La sua opera è stata oggetto di molte mostre antologiche e personali tra cui occorre ricordare tra quelle realizzate in sedi istituzionali e fondazioni la mostra del 1990 che il centro culturale di Valenza gli dedica dal titolo ''Mauro Chessa: il mestiere del pittore'' <ref>[in ''Mauro Chessa: il mestiere del pittore'', pubblicazione a cura di Valenza : Centro comunale di cultura, Valenza 1990]</ref>; l'antologica che, a cura del professore [[Marco Rosci]] la Regione Piemonte in collaborazione con la Bolaffi nel 2001 gli dedica nella sala Bolaffi di Torino dal titolo ''Mauro Chessa. La buccia delle cose'' <ref>[ scheda exibart http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=3238]</ref>; la mostra nel 2015 presso la fondazione Bottari Lattes dal titolo ''Mauro Chessa New York, New York!''<ref>[articolo la Stampa di Torino http://www.lastampa.it/2015/09/17/torinosette/primapagina/dal-la-new-york-di-mauro-chessa-a3awfM9Cz1x0bxPSiu2TXM/pagina.html]</ref>; la mostra del 2016 che il comune di Asti e la fondazione Guglielmetti propongono nella sede espositiva di Palazzo Alfieri ad Asti dal titolo ''Mauro Chessa "La grande mela"''<ref>[ in comune di Asti archivio eventi http://www.comune.asti.it/archivio6_eventi-in-agenda_0_2385_16_7.html]</ref>.
 
Nel 2010 riceve il premio Cesare Pavese di Pittura ''Una Vita per l'Arte'' con la seguente motivazione: "L’intenso e poliedrico percorso rtistico sviluppato da Mauro Chessa, quale esponente della cultura visiva che dal secondo ‘900 è approdata al nuovo millennio, espri-
me il senso di una ricerca sempre alta nei contenuti, risolta attraverso una figurazione di elevata qualità espressiva" <ref>[in comunicato stampa premio http://www.centropavesiano-cepam.it/Comunicati/vincitori%20pittura.pdf]</ref>.
 
== Musei ed installazioni pubbliche ==