Battaglia di Shanghai: differenze tra le versioni
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I cinesi si difesero coraggiosamente nonostante la schiacciante potenza di fuoco del nemico; durante la notte di soldati nazionalisti collocavano mine lungo le strade che collegavano le città costiere con Luodian e si impegnavano in combattimenti notturni per tagliare fuori le avanguardie giapponese. All'alba i cinesi schieravano sulle prime linee difensive solo un numero ridotto di soldati per ridurre le perdite causate dagli intensi bombardamenti iniziali giapponesi; i cinesi quindi sbucavano dalle posizioni di seconda linea e contrattaccavano le truppe di terra nipponiche quando esse iniziavano ad avanzare dopo la fine degli attacchi aerei e navali preliminari.
Nonostante la superiorità numerica, le truppe cinesi non furono in grado di difendere con successo Luodian; la superiorità giapponese di potenza di fuoco costrinse i cinesi ad una difesa passiva delle posizioni, senza poter sferrare contrattacchi fino all'ultimo momento quando le truppe nipponiche erano ormai arrivate alle trincee. L'alto comando cinese prese la decisione di difendere la città fino all'ultimo e questa tattica naturalmente accelerò il logoramento dei reparti nazionalisti; le perdite del gruppo d'armate di Chen Cheng superarono il 50% degli effettivi; alla fine del mese di settembre i cinesi erano ormai decimati e furono costretti ad abbandonare Luodian.
== Note ==
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