Merinidi: differenze tra le versioni
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Dopo che, nel [[1212]], gli Almohadi nella [[Penisola iberica]], furono sconfitti dall'unione degli eserciti [[castiglia]]ni, [[Aragona|aragonesi-catalani]], [[Navarra|navarresi]] e [[Portogallo|portoghesi]] (non parteciparono alla battaglia solo le truppe del [[Regno di León|León]]), nella [[battaglia di Las Navas de Tolosa]], dal [[1215]], i Merinidi iniziarono a combattere i loro correligionari per sostituirsi ad essi nel governo della parte occidentale del [[Maghreb]], riuscendo nell'impresa in una quarantina d'anni. Il loro nuovo dominio si estendeva dal [[Mar Mediterraneo]] ai monti del [[Rif]] e dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]], all'[[Oceano Atlantico]], con le città di [[Taza]] e [[Fès]] in posizione centrale. Nel [[1269]], posero fine alla dinastia almohade, con la presa di [[Marrakesh]], ultimo loro baluardo.
Dal [[1275]], i Merinidi parteciparono attivamente alle lotte dei [[Nasridi]] del [[Sultanato di Granada]] contro gli attacchi dei regni cristiani della [[penisola iberica]]. Nel [[XIV secolo]] tentarono anzi di estendere il loro dominio sulla penisola, riuscendo a riconquistare [[Gibilterra]] e una parte dell'[[Andalusia]] ([[1333]]), ma furono fermati all'assedio di [[Tarifa]] e con la sconfitta subita, assieme al loro alleato, il [[Sultano di Granada]], [[Yusuf I|Yūsuf I]], al [[Battaglia del rio Salado|rio Salado]] (detta anche Battaglia di Tarifa), nel [[1340]], ad opera di truppe castigliane e portoghesi, dovettero abbandonare definitivamente la [[penisola iberica]].
Nel [[1358]], alla morte del re merinide, [[Abu Inan Faris|Abū ʿInān Fāris]], ucciso da uno dei suoi [[visir]], iniziò la decadenza della dinastia: fatto che permise ai regni cristiani della penisola iberica di portare la guerra sul loro dominio, permettendo loro di installarsi in alcune località della costa. Contemporaneamente i loro visir accrescevano sempre più i loro poteri sino a che una famiglia di visir (i Banū Wattā{{unicode|ṣ|}}, o [[Wattasidi]]) esautorò definitivamente i Merinidi, sostituendosi a loro nell'esercizio del governo ed assumendo i pieni poteri sulle regioni dell'attuale Marocco.
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