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Il '''''Libro di Dede Korkut''''' (o di ''Dede Qorqut'' o di ''Dada Gorgud,'' in [[Lingua turca|turco]] ''Dede Korkut Kitabı)'' è l'[[Poema epico|epopea]] più famosa dei turchi [[Oghuz]]. Si tratta di una raccolta i racconti in prosa dell'epica riguardante le tribù turche stanziate nel [[secolo VIII]] in [[Asia centrale]], ma soprattutto nelle attuali [[Azerbaigian]] e [[Turchia]], e delle lotte degli Oghuz contro i cristiani.
Il '''''Libro di Dede Korkut''''' è una delle opere più famose e importanti della letteratura turca oguza. Le tematiche del libro vertono sulla morale e sui valori relativi allo stile di vita nomade dei turchi oghuzi (che poi, dopo la conversione all'islam, sarebbero divenuti i Turcomanni) in epoca preislamica, nonché del loro incontro con gli ideali della religione del sacro Corano. Il libro è oggi parte della cultura letteraria dei paesi con lingua di origine turca, quali la Turchia, l'Azerbaijan, il Turkmenistan e il Kazakhstan (e anche in piano minore per il Kyrgyzstan).<ref>{{Cita libro|autore=Barthold|titolo=The Book of my Grandfather Korkut|anno=1962|editore=|città=Mosca e Leningrado|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Non è noto il periodo in cui i racconti orali sono stati raccolti e trascritti; pare che la redazione sia avvenuta nel [[XV secolo]]. Il ''Libro di Dede Korkut'' è stato dichiarato dall'[[Unesco]] opera letteraria dell'anno [[2000]].
I racconti di carattere epico raccolti nel Libro di Dede Korkut sono parte dei circa 1000 racconti epici raccolti attorno alla cultura mongola e turca e tra questi si distinguono per importanza e apporto storico. Questo libro tratta, attraverso brevi opere di carattere epico, la storia, la letteratura, l'identità e le scienze dei popoli che ne compongono i personaggi.<ref>{{Cita web|url=http://journal.oraltradition.org/files/articles/16ii/Rinchindorji.pdf|titolo=Mongolian-Turkic Epics: Typological Formation and Development|cognome=Rinchindorji|volume=Oral Tradition|pp=381-401}}</ref>
 
è una delle opere più famose e importanti della [[letteratura turca]] [[Lingue oghuz|oguza]].
 
Il '''''Libro di Dede Korkut''''' è una delle opere più famose e importanti della letteratura turca oguza. Le tematiche del libro vertono sulla morale e sui valori relativi allo stile di vita nomade dei turchi [[Oghuz|oghuzi]] in epoca preislamica (cheverranno poi,chiamati [[Turkmeni|Turcomanni]] dopo la conversione all'islam, sarebbero divenuti i Turcomanni) in epoca preislamica, nonché del loro incontro con gli ideali della religione del sacro Corano. Il libro è oggi parte della cultura letteraria dei paesi con lingua di origine turca, quali la [[Turchia]], l'[[Azerbaigian|Azerbaijan]], il [[Turkmenistan e]], il [[Kazakistan|Kazakhstan]], (e anche in piano minore per, il [[Kirghizistan|Kyrgyzstan)]].<ref>{{Cita libro|autore=Bartholdİlhan Başgöz|titolo=Epithet in a prose epic : The Book of my Grandfather Korkut|anno=19621978|editore=Indiana University, Asian Studies Research Institute|città=Mosca e LeningradoBloomington|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=6429369|ISBN=}}</ref>
 
I racconti di carattere epico raccolti nel ''Libro di Dede Korkut'' sono parte dei circa 1000 racconti epici raccolti attorno alla cultura mongola e turca e tra questi si distinguono per importanza e apportovalore storico. Questo libro tratta, attraverso brevi opere di carattere epico, la storia, la letteratura, l'identità e le scienze dei popoli che ne compongono i personaggi.<ref>{{Cita webpubblicazione|urlautore=http://journal.oraltradition.org/files/articles/16ii/Rinchindorji.pdf|data=|anno=2001|titolo=Mongolian-Turkic Epics: Typological Formation and Development|cognome=Rinchindorji|volumerivista=Oral Tradition|volume=16|numero=2|pp=381-401|lingua=inglese|url=http://journal.oraltradition.org/files/articles/16ii/Rinchindorji.pdf}}</ref>
 
== Compendio dell'opera ==
Il ''Libro di Dede Korkut'' è un ''[[dastan]]'' anche conosciuto col nome di ''Oghuz-nameh''<ref>{{Cita libro|autore=Aleksandr Michajlovič Prochorov|titolo=DastanGreat -Soviet GrandeEncyclopedia Enciclopedia: Sovieticaa intransl. 30[from volumithe Russian] of the 3. ed. of Bol'saja Sovetskaja enciklopedija|edizione=terza edizione|anno=19701973|editore=Macmillan|città=MoscaNew York|lingua=inglese|p=|pp=|capitolo=Dastan|OCLC=872504145|ISBN=}}</ref> che prende luogo in un'area molto vasta comprendente l'Asia Centrale, l'[[Iran]] e l'[[Anatolia]] e in cui la maggior parte delle vicende si svolgono nell'area azera del [[Caucaso]]<ref>{{Cita libro|autore=|curatore=A. M. Prochorov|titolo=LibroGreat diSoviet DedeEncyclopedia Korkut: -a Grandetransl. Enciclopedia[from Sovieticathe inRussian] 30of volumithe 3. ed. of Bol'saja Sovetskaja enciklopedija|ed=Terza Edizione|anno=19701973|editore=Macmillan|città=MoscaNew York|lingua=inglese|p=|pp=|capitolo=Book of Dede Korkut|ISBN=}}</ref>. Secondo Barthold, non è possibile che questo libro sia stato scritto al di fuori del Caucaso.<ref>{{Cita libro|autore=Vasily Vladimirovich Barthold|titolo=the book of my grandfather korkut|anno=1962|editore=USSR|città=Mosca e Leningrado|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Questo libro rappresenta per i Turchi, in particolare per coloro che si riconoscono come ''oguzi'', un compendio sulla propria storia, sulla propria identità, sui costumi e i valori dei propri avi. '''Il libro commemora le lotte per la libertà, in un periodo in cui i turchi oguzi erano semplicemente pastori, e in cui si iniziava a perdere, tra gli stessi turchi, la consapevolezza di essere i discendenti degli oguzi, difatti questo termine col tempo passò in disuso tra quelle genti.''' Difatti,Tra a partire dallala metà del X secolo, i turchi iniziarono a prenderee il nomeXIII disecolo "Turcomanni";questo iltermine processoviene si sviluppò attraverso i secoliprogressivamente finoabbandonato a concretizzarsifavore definitivamentedi nelquello XIIIdi secolo."Turcomanni", Possiamocon descrivereil Turcomanniquale tuttivengono coloro che, tradefiniti i turchi (oguzi e non solo), che abbracciarono la religione islamica, e spesso,che conabbandonarono lale stessa,origini unanomadi vitaa chefavore sidi avvicinavauno moltostile piùdi allovita stilepiù sedentario, abbandonando le origini nomadi.<ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Lewis|titolo=The Book of Dede Korkut|anno=1974|editore=Penguin Books|città=Harmondsworth|lingua=inglese|p=|pp=9-10|OCLC=984865|ISBN=}}</ref> Nacquero quindi alcune confederazioni turcomanne, una delle quali, gli Ak-koyunlu (dal turco "montoni bianchi"), si stabilì come dinastia tra l'Azerbaijan, l'Iraq, l'iran occidentale e la Turchia orientale.<ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Lewis|titolo=The Book of Dede korkut|anno=1974|editore=Penguin Books|città=Harmondsworth|p=|pp=16-17|ISBN=}}</ref>
 
=== Contenuti ===
Essendo'''Si statoritiene scrittoche l'opera sia stata scritta tra il X e il XIII secolo''', periodo durante il quale si attuavaattuò la conversione di massa all'islam della popolazione turca:. per questa ragione, leLe dodici storie contenute nel ''Libro di Dede Korkut'' ritraggono spesso i protagonisti come dei buoni musulmani, intenti a combattere e ostacolare i propri avversari, considerati infedeli. Alle volte, tuttavia, sono inseriti dei riferimenti alla magia, un argomento ricorrente nella tradizione turca, in particolare quella preislamica, considerata nell'islam "l'era dell'ignoranza" (in [[Lingua araba|arabo]]: جاهلية‎ - ''jāhilīyah''). Dede Korkut (aka "Nonno Korkut") appare nell'opera come un famoso bardo, e il suo ruolo consiste nel collegare le storie tra loro. Korkut è rappresentato come un uomo anziano, rispettato: viene appunto chiamato con l'appellattivo di ''aksakal'', letteralmente "dalla barba bianca", il che stane asottolinea sottolinearela ilfigura suo rilievo comedi saggio, capace di risolvere le dispute affrontateche si presentano all'interno delle tribù. Ancora oggi, all'interno di alcunealcuni societàpaesi di origine turca come l'Azerbaijan, il termine aksakal viene utilizzato con rispetto per descrivere un membro importante della famiglia, rimpiazzando di fatto il termine ''ata'', "padre" o "avo".<ref>{{Cita web|url=http://aton.ttu.edu/Introduction_to_DEDE_KORKUT.asp|titolo=Archive of Turkish Oral Narrative •• Türk Öykürleri Sandığı|sito=aton.ttu.edu|accesso=2016-12-07}}</ref>
 
Il personaggio di Dede Korkut , secondo lo storico islamico [[Rashid al-Din Hamadani]] (m. 1318), fu un uomo straordinario che visse per 295 anni, '''palesandosi quando il capotribù turco oguzo Inal Syr Yavkuy Khan lo mandòinviò come ambasciatore dal Profeta Muhammad, che Korkut divenne in questa istanza musulmano e che diede consigli importanti al Grande Khan degli Oguzi, e successivamente ne seguì le elezioni'''.<ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Lewis|titolo=The Book of Dede Korkut|anno=1974|editore=Penguin Books|città=Harmondsworth|p=12|pp=|ISBN=}}</ref>
 
L'opera racconta parabole su guerrieri e combattimenti, riguardo in particolare i conflitti che vedevano come protagonisti i turcomanni contro i turco altaici Qıpçaq e i nomadi delle steppe Peceneghi (''Beçenek''). Molti temi sono simili a quelli tipici della tradizione letteraria occidentale<ref>{{Cita news|lingua=turco|nome=M. Bahadırhan|cognome=Dinçaslan|autore=|url=http://mbdincaslan.com/index.php/koseyazilari/item/448-karsilastirmalimitoloji|titolo=Karşılaştırmalı Mitoloji: Dede Korkut Alman Mıydı? - mbdincaslan.com|pubblicazione=|data=|accesso=2016-12-13}}</ref>: ad esempio, la storia che racconta del mostro Tepegoz (Goggle-eye in inglese) assomiglia molto a quella narrata nell'Odissea di Omero in cui si racconta del ciclope Polifemo; da ciò si evince che l'autore/gli autori del Libro di Dede Korkut conoscessero le opere greche, o che l'opera di Omero e il libro epico turco abbiano delle radici anatoliche in comune.
 
Nel libro vengono descritte con enfasi le qualità fisiche e atletiche degli uomini nonchée delle donne turche: tutti loro sono considerati atleti di grande qualità, specialmente per quanto riguarda l'andare a cavalloequitazione, la lotta libera, il polo, il tiro con l'arceriaarco e il lancio del giavellotto, considerati come sport nazionali turchi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ergun Yurdadon|titolodata=22 febbraio 2008|rivistaanno=|titolo=Sport in Turkey: the Pre-Islamic Period|rivista=The Sport Journal|volume=6|numero=3|lingua=inglese|url=http://thesportjournal.org/article/sport-in-turkey-in-the-pre-islamic-period/}}</ref>
 
====Sinossi====
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=== Storia del manoscritto ===
Già dall'inizio del diciottesimoXVIII secolo il ''Libro di Dede Korkut'' è stato tradotto in francese, inglese e russo.<ref>{{Cita libro|autore=BentinckEbülgâzî Bahadir Han, Khan of Khorezm, Enûşe Han|titolo=Histoire Genealogique des Tatars|anno=1726|editore=LeidenA. Kallewier|città=Leiden|lingua=francese|p=|pp=|OCLC=5667403|ISBN=}}</ref> Tuttavia, il libro ha attirato l'attenzione del pubblico europeo solamente dopo una traduzione parziale del 1815 in tedesco ad opera di H.F. Von Diez, che tradusse un manoscritto trovato nella Libreria Reale di Dresda.<ref>{{Cita web|url=http://digital.slub-dresden.de/werkansicht/dlf/10013/13/|titolo=Kitab-i Dedem Korkut - Mscr.Dresd.Ea.86|autore=SLUB Dresden|sito=digital.slub-dresden.de|accesso=2016-12-13}}</ref> L'unico altro manoscritto esistente del ''Libro di Dede Korkut'' venne scoperto nel 1950 da [[Ettore Rossi (orientalista)|Ettore Rossi]] nella [[Biblioteca apostolica vaticana|Biblioteca Vaticana]]. Gli eventi del libro vennero tramandati a lungo nella tradizione orale prima di essere impressi su carta, in prosa ornata di passaggi poetici. Una recente ricerca condotta da studenti turchi rivela che esiste una variante turcomanna dell'opera, contenente ben sedici storie, che sarebbe stata trascritta e pubblicata nel 1998.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Melek Erdem|anno=2005|titolo=On the Connection with the Manuscripts of Turkmenistan Variant of Dede Korkut Epics|rivista=Journal of Modern Turkish Studies|volume=|numero=|pp=158-188|lingua=inglese}}</ref>
 
=== Tentativi nel datare l'opera ===
L'opera nasce grazie alla raccolta di storie tramandate oralmente nella tradizione per intere generazioni. Esistono numerose versioni delle storie; si pensa che le prime versioni fossero interamente in versi ma che con l'andare del tempo si sia dato maggiore spazio ad opere in versi e prosa, essendo stata l'opera influenzata dalla cultura islamica.
 
Sono state proposte numerose date per trovare quella giusta risalente allala prima opera scritta. Geoffrey Lewis sostiene che la stesura del testo risalgarisalirebbe ai primi anni del XV secolo<ref>{{Cita libro|autore=Cemal Kafadar|titolo=Between Two Worlds: the Construction of the Ottoman State|anno=1996|editore=University of California Press|città=Berkeley|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=42628589|ISBN=}}</ref> e che raccolga due gruppi di storie: quelle che raccontano delle guerre tra i Turcomanni e i loro nemici (Peceneghi e Qipchaq) e quelle che parlano delle campagne militari degli Aq Qoyunlu del 14° secolo; l'ipotesi che l'opera risalga a queste date è sostenuta anche da Cemal Kafadar, docente di lingua turca all'università di Harvard, il quale sostiene che "l'autore elogia sia gli Aq Qoyunlu che gli ottomani".
 
Stanford Jay Shaw sostiene invece che l'opera sia databile al 14° secolo. Altri studiosi sono invece indecisi su più opzioni, come il professor Michael E. Meeker, il quale sostiene che la versione orale delle storie non sia più antica del 13° secolo, mentre che la versione scritta sia del 15° secolo. Quel che è certo è che la storia numero 8 esisteva già nel 14° secolo nella tradizione scritta araba: si tratta della storia ''Durar al-Tijan'', scritta in Egitto tra il 1309 e il 1340, e mai pubblicata.