Utente:Leonardo Formica/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 55:
L'opera nasce grazie alla raccolta di storie tramandate oralmente nella tradizione per intere generazioni. Esistono numerose versioni delle storie; si pensa che le prime versioni fossero interamente in versi ma che con l'andare del tempo si sia dato maggiore spazio ad opere in versi e prosa, essendo stata l'opera influenzata dalla cultura islamica.
 
Sono state proposte numerose date per la prima opera scritta. Geoffrey Lewis sostiene che la stesura del testo risalirebbe ai primi anni del XV secolo<ref>{{Cita libro|autore=Cemal Kafadar|titolo=Between Two Worlds: the Construction of the Ottoman State|anno=1996|editore=University of California Press|città=Berkeley|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=42628589|ISBN=}}</ref> e che raccolgaraccoglierebbe due gruppi di storie: quelle che raccontano delle guerre tra i Turcomanni e i loro nemici (Peceneghi e Qipchaq) e quelle che parlano delle campagne militari degli Aq Qoyunlu del 14°XIV secolo; l'ipotesi che l'opera risalga a queste date è sostenuta anche da Cemal Kafadar, docente di lingua turca all'università di Harvard, il quale sostiene che "l'autore elogia sia gli Aq Qoyunlu che gli ottomani". '''(MANCA FONTE)'''
 
Se Stanford Jay Shaw sostienecolloca invecela chescrittura ldell'opera sianel databile al 14°XIV secolo., Altrialtri studiosi sono invece indecisi sutra più opzioni, come: il professor Michael E. Meeker, il quale sostiene che la versione orale delle storie non sia più antica del 13°XIII secolo, mentree che la versionequella scritta sia del 15°XV secolo '''(MANCA FONTE)'''. QuelSi chepuò èsostenere certoper ècerto che la storia numero 8 esistevaesistesse già nel 14°XIV secolo nella tradizione scritta araba: si tratta della storia ''Durar al-Tijan'', scritta in Egitto tra il 1309 e il 1340, e mai pubblicata. '''(MANCA FONTE)'''
 
Datare precisamente il libro è impossibile a causa della natura nomade delle popolazioni turche, traall'interno ledelle quali le storie venivano tramandate grazie alla tradizione oraleoralmente. A causa di ciò, è anche impossibile trovarne un autore autentico, essendo le storie state narrate da molti, ognuno col proprio stile e le proprie variazioni. Alcuni tra i più autorevoli esperti di narrativa turca antica e racconti turchi, quali Vasily Bartold e Geoffrey Lewis, sostengono che il ''Libro di Dede Korkut'' ha molti aspetti caratteristici della lingua Azeri, dialetto turco parlato in [[Azerbaigian|Azerbaijan]].<ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Lewis|titolo=The Book of Dede Korkut|anno=1974|editore=Penguin Books|città=Harmondsworth|p=|pp=20-22|ISBN=}}</ref>
 
== Il ''Libro di Dede Korkut'' nell'Unione Sovietica ==
Molti dei luoghi descritti nel ''Libro di Dede Korkut'' sono parte del territori ocheche componevacomponevano l'Unione Sovietica, paese in cui nella prima metà del XX secolo ancora non si mostrava ancora molto interesse per l'epica turca. Lo storico turco Hasan Bülent Paksoy sostiene che dalldopo l'ascesa di Stalin si è via via instaurato un vero e proprio tabù sulla storia e sulla cultura legate alla [[turcologia.]], chiamandodefinendo l'ideologia deltale tempoomissione un "assalto ideologico". Le prime stampe del ''Libro di Dede Korkut'' in Russia sono datate 1939 e 1950<ref>{{Cita pubblicazione|autore=H.B.Paksoy|anno=1990|titolo=Introduction to Dede Korkut|rivista=Soviet Anthropology and Archeology|volume=29|numero=1|lingua=inglese|url=http://aton.ttu.edu/Introduction_to_DEDE_KORKUT.asp}}</ref>, anni dopo i quali si sviluppò la condanna ufficiale dei Dastan dell'Asia Centrale. Ciò che veniva condannato nel ''Dede Korkut'' era una presunta spinta al nazionalismo borghese, dannoso e antipopolare, il quale poteva spingere il popolo contro i nuovi alleati dell'Unione Sovietica, armeni e georgiani.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Come riportato da M[ir] D[zhafar Abbasovich] Bagirov al diciottesimo Congresso del Partito Comunista Azero|data=28 luglio 1951|titolo=Current Digest of the Russian Press|rivista=Current Digest of the Russian Press|volume=23|numero=24}}</ref>
 
Tuttavia, si pubblicarono alcuni ''dastan'' come Alpamysh, pubblicato dal 1957. I ''dastan'' pubblicati erano privi della condanna morale persino nella ''Grande Enciclopedia Russa''.