Processo contro l'Amistad: differenze tra le versioni

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Il '''''processo contro l'Amistad''''', [http://www.worldlii.org/us/cases/federal/USSC/1841/27.html 40 U.S. 518] (1841), fu un procedimento giudiziario presso la [[Corte Suprema degli Stati Uniti d'America]] sulla ribellioniribellione di schiavi africani a bordo della [[goletta]] spagnola ''[[La Amistad]]'' nel 1839.<ref name="usamistad">[http://caselaw.lp.findlaw.com/scripts/getcase.pl?navby=CASE&court=US&vol=40&page=518 ''United States v. The Amistad''], Findlaw, accessed 30 March 2013</ref>
 
==Storia==
 
Fu un'insolita causa per la libertà che coinvolse problemi e regole internazionali, oltre che la legge degli Stati Uniti. Lo storico [[Samuel Eliot Morison]], nel 1965, lo descrisse come il più importante caso giudiziario che coinvolse la schiavitù, prima di essere eclissato da quello di [[Dred Scott]].<ref name="cornish">{{cite journal | last1 = Cornish | first1 = Dudley T. | year = 1988 | title = Mutiny on the Amistad: The Saga of a Slave Revolt and Its Impact on American Abolition, Law, and Diplomacy | url = http://muse.jhu.edu/login?auth=0&type=summary&url=/journals/civil_war_history/v034/34.1.cornish.pdf | format = PDF | journal = Civil War History | volume = 34 | issue = 1| pages = 79–80 | doi = 10.1353/cwh.1988.0011 }}</ref>
 
La goletta stava viaggiando lungo la costa di [[Cuba]] sulla rotta che conduceva ad un porto per la rivendita degli schiavi. I prigionieri africani, che erano stati rapiti in [[Sierra Leone]] e illegalmente venduti come schiavi e spediti a Cuba, riuscirono a liberarsi dalle catene e presero il controllo della nave. Uccisero il capitano e il cuoco e gli altri due membri dell'equipaggio fuggirono su una scialuppa di salvataggio. Gli africani chiesero agli uomini sopravvissuti dell'equipaggio sopravvissuti di poter tornare in Africa. L'equipaggio li ingannò, navigando di notte verso nord. ''La Amistad'' approdò nei pressi di [[Long Island (New York)|Long Island]] a [[New York]], al ''United States Revenue Cutter Service'' e venne preso in custodia. Il caso giudiziario venne ampiamente pubblicizzato nel distretto federale degli Stati Uniti e discusso presso la Corte Suprema, che affrontò le questioni internazionali e aiutò il movimento [[Abolizionismo negli Stati Uniti d'America| abolizionista]].
Nel 1840, un tribunale distrettuale federale rilevòaveva rilevato che il trasporto degli africani rapiti attraverso l'Atlantico a bordo della nave di schiavi ''Tecora'' era in violazione delle leggi e dei trattati contro la [[tratta atlantica degli schiavi africani]] da parte di [[Gran Bretagna]], [[Spagna]] e [[Stati Uniti d'America]]. I prigionieri vennero considerati aver agito come uomini liberi quando combatterono per sfuggire alla loro reclusione illegale. La Corte stabilì che gli africani avevano il diritto di prendere tutte le misure legali necessarie pera garantire la loro libertà, compreso l'uso della forza. Sotto la pressione internazionale il presidente degli Stati Uniti, [[Martin Van Buren]], ordinò un ricorso alla Corte Suprema che il 9 marzo 1841 confermò la sentenza del tribunale inferiore, il 9 marzo 1841, e autorizzò il rilascio degli africani, ma annullò l'ordine del tribunale di grado inferiore che prevedeva il loro ritorno in Africa a spese del governo.
 
I sostenitori organizzarono degli alloggi temporanei per gli africani a [[Farmington (Connecticut)|Farmington]] e raccolsero fondi per il viaggio di ritorno. Nel 1842 vennero trasportati per nave coloro che volevano tornare in Africa, insieme aad alcuni missionari americani.
Nel 1840, un tribunale distrettuale federale rilevò che il trasporto degli africani rapiti attraverso l'Atlantico a bordo della nave di schiavi ''Tecora'' era in violazione delle leggi e dei trattati contro la [[tratta atlantica degli schiavi africani]] da parte di [[Gran Bretagna]], [[Spagna]] e [[Stati Uniti d'America]]. I prigionieri vennero considerati aver agito come uomini liberi quando combatterono per sfuggire alla loro reclusione illegale. La Corte stabilì che gli africani avevano il diritto di prendere tutte le misure legali necessarie per garantire la loro libertà, compreso l'uso della forza. Sotto la pressione internazionale il presidente degli Stati Uniti [[Martin Van Buren]] ordinò un ricorso alla Corte Suprema che confermò la sentenza del tribunale inferiore, il 9 marzo 1841, e autorizzò il rilascio degli africani, ma annullò l'ordine del tribunale di grado inferiore che prevedeva il loro ritorno in Africa a spese del governo.
 
I sostenitori organizzarono degli alloggi temporanei per gli africani a [[Farmington (Connecticut)|Farmington]] e raccolsero fondi per il viaggio di ritorno. Nel 1842 vennero trasportati per nave coloro che volevano tornare in Africa, insieme a missionari americani.
 
==Nella cultura popolare==