Martín Álvarez Galán: differenze tra le versioni

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Nel [[1793]]<ref name=D2p44>{{Cita|Donolo 2012|p. 44 }}</ref> [[Spagna]] e [[Inghilterra]] si allearono nella guerra contro la [[Prima Repubblica francese|Francia rivoluzionaria]]. Quando i [[Francia|francesi]] occuparono le [[Isola|isole]] di [[San Pietro (isola)|San Pietro]] e [[Sant'Antioco (Italia)|Sant’Antioco]],<ref name=D2p32>{{Cita|Duro 1972|p. 32 }}</ref> situate nella Sardegna meridionale, sbarcandovi 2.000 [[Soldato|soldati]] e 4.000 [[Marsiglia|volontari marsigliesi]],<ref name=D2p32/> il [[tenente generale]] don [[Francisco de Borja y Poyo]] lasciò Cartagena con 24 vascelli e nove fregate, tra cui il ''Gallardo'', per riconquistare le due isole. A fine di maggio l’operazione fu terminata, e costò ai francesi la perdita di tre [[Fregata (nave)|fregate]]<ref>Si trattava della ''Hèlène'' e della ''L’Iphigénie'' che furono catturate, mentre la ''Richmond'' andò persa per incendio.</ref> e la cattura dell’intera guarnigione, mentre le navi spagnole rientrarono a Cartagena.<ref name=D2p33>{{Cita|Duro 1972|p. 33 }}</ref>
Nel corso del [[1794]] fu trasferito sul vascello ''[[San Carlos (1765)|San Carlos]]'' assegnato alla scorta di un [[Convoglio navale|convoglio]] di [[Nave mercantile|navi mercantili]] che trasportavano truppe e materiali destinati alla difesa delle [[Indie occidentali]]. Nel [[1796]] prestò servizio sul vascello da 112 cannoni ''[[Santa Ana (1784)|Santa Ana]]'', passando poi sul ''[[Principe de Asturias (1794)|Principe de Asturias]]'', e infine, il 1 febbraio [[1797]], sull’84 cannoni ''[[San Nicolás de Bari (1769)|San Nicolás de Bari]]''<ref name=D2p97>{{Cita|Donolo 2012|p. 97 }}</ref> al comando dal capitano don Tomás Geraldino,<ref name=D2p87>{{Cita|Duro 1972|p. 87 }}</ref> con cui salpò verso [[Malaga]] e quindi l'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] per scortare un grande convoglio.<ref name=D2p82>{{Cita|Duro 1972|p. 82 }}</ref>
[[Immagine:Cleveley, Cape St Vincent.jpg|thumb|right|250px|Dipinto [[Robert Cleveley]] raffigurante la Battaglia di [[Capo San Vincenzo]].]]
 
Nel corso della successiva battaglia di [[Battaglia di Capo San Vincenzo (1797)|Capo San Vincenzo]],<ref name=D2p75>{{Cita|Duro 1972|p. 75}}</ref> avvenuta il 14 febbraio,<ref name=D2p84>{{Cita|Duro 1972|p. 84}}</ref> il ''San Nicolás de Bari'' fu attaccato ed abbordato dal vascello inglese ''[[HMS Captain (1787)|Captain]]'' al comando del [[Commodoro]] [[Horatio Nelson]].<ref name=D2p87/> Il granatiere Martín Álvarez difese strenuamente la bandiera spagnola che, a poppa, garriva al vento, e la cui custodia gli era stata affidala dal capitano Geraldino poco prima di morire con la frase: ''¡La Bandera no se arría!'', uccidendo due ufficiali inglesi<ref name=D2p118>{{Cita|Duro 1972|p. 118}}</ref> e ferendone altri due che cercavano di ammainarla. Crivellato di proiettili cadde riverso sul cassero<ref name=D2p118/> del ''San Nicolás de Bari'', ma la scena era stata osservata<ref name=D2p118/> da Nelson in persona che, quando diede ordine di seppellire in mare i corpi dei caduti, volle che il granatiere spagnolo fosse avvolto nella bandiera che aveva difeso a costo della vita.<ref name=D2p131>{{Cita|Duro 1972|p. 131}}</ref> Mentre si stava per celebrare la funzione religiosa il cappellano si accorse che il granatiere spagnolo respirava ancora, e Nelson diede ordine che fosse immediatamente curato, raccogliendone più tardi il nome.<ref name=D2p131/> Trasferito successivamente a [[Lagos (Portogallo)|Lagos]], in [[Algarve]] ([[Portogallo]]), gli fu fornito un salvacondotto per raggiungere<ref>Secondo alcune fonti dell’epoca Martín Álvarez fuggi dalla prigionia raggiungendo la Spagna con mezzi di fortuna.</ref> la Spagna.
Raggiunta [[Siviglia]] testimoniò al Consiglio di guerra<ref name=D2p104>{{Cita|Duro 1972|p. 104}}</ref> che doveva giudicare il comportamento dei comandanti che avevano perso la loro unità, affermando davanti all’ufficiale che rappresentava l’accusa, don Manuel Nuñez Gaona,<ref name=D2p105>{{Cita|Duro 1972|p. 105}}</ref> che il vascello ''San Nicolás de Bari'' non si era arreso in quanto nessun ufficiale o marinaio spagnolo aveva ammainato la bandiera, ma era stato catturato in quanto l’equipaggio era tutto o morto o ferito.<ref name=D2p100>{{Cita|Duro 1972|p. 100 , sul ''San Nicolás de Bari'' si contarono 148 morti, compreso il comandante, e 67 feriti.}}</ref>