De Havilland DH.98 Mosquito: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
added a non-breaking space according to the SI rules, typos fixed: Copenhagen → Copenaghen using AWB
m Correzione di alcuni dettagli relativi alla parte motoristica
Riga 73:
Impiegato durante la [[seconda guerra mondiale]], si dimostrò estremamente versatile e fu utilizzato in diversi ruoli dalla [[Royal Air Force]] (RAF) e da molte altre [[aeronautica militare|forze aeree]] [[alleati della seconda guerra mondiale|alleate]] sia nel teatro [[Teatro europeo della seconda guerra mondiale|europeo]] che in quelli del [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|Pacifico]] e del [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale|Mediterraneo]]; in diverse forze armate venne mantenuto in servizio anche oltre il periodo bellico e fu anche utilizzato dalla [[British Overseas Airways Corporation]] (BOAC) come aereo da trasporto.
 
Soprannominato affettuosamente "Mossie" ("[[Passerotto]]")termine daiinformale suoiinglese equipaggisignificante appunto "zanzara"), aveva anche altri nomignoli, prevalentemente legati alla realizzazione lignea della cellula: ''The Wooden Wonder'' (la Meraviglia di legno), ''The Timber Terror'' (il Terrore di legno)<ref name=timber>Bellows, Alan. on [http://www.damninteresting.com/?p=711 "The Timber Terror."] ''DamnInteresting.com'', 11 nov 2006. URL consultato il 10 ago 2009.</ref> e, meno rispettosamente, ''The Termite's Dream'' (il sogno delle [[termiti]])<ref name=AV>{{Cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/avmoss.html |titolo=The De Havilland Mosquito & Hornet |accesso=30 agosto 2012 |lingua=en |editore=http://www.airvectors.net |sito=AirVectors |data=1º aprile 2011 }}</ref>; fu la base per lo sviluppo del caccia pesante [[de Havilland Hornet]] e del suo derivato navale Sea Hornet.
 
{{TOClimit|4}}
Riga 128:
Il Mosquito, nel corso della propria storia pluriennale, fu sempre equipaggiato con i [[motore V12|V-12]] [[Rolls-Royce Merlin]] utilizzandone, di volta in volta, le versioni più recenti o maggiormente adatte all'impiego operativo previsto. In particolare l'introduzione dei compressori meccanici a due stadi (a partire dal Merlin 61, utilizzato sui Mosquito PR Mk.VIII da ricognizione fotografica) consentì di realizzare versioni del velivolo espressamente destinate all'impiego alle quote più elevate fornendo un considerevole incremento di prestazioni<ref name=AV/>.
 
I velivoli prodotti negli impianti canadesi vennero equipaggiati con i motori [[Packard V-1650]], la versione del Merlin prodotta su licenza negli Stati Uniti.
 
I motori azionavano eliche tripala metalliche, a passo variabile; solamente nelle versioni impiegate dalla Fleet Air Arm vennero impiegate eliche quadripala<ref name="AV" />, in ragione della minor lunghezza delle pale (fattore utile in fase di appontaggio sulle [[portaerei]], al fine di evitare l'impatto contro il suolo al momento dell'aggancio con i [[cavo d'arresto|cavi d'arresto]]).
Aspetto particolare della motorizzazione del DH.98 riguarda l'impiego di motori indifferenziati nel senso di rotazione delle [[elica|eliche]]<ref name=AV/>: contrariamente a molti altri velivoli, infatti, il Mosquito parve non risentire dei problemi di [[torsione]] determinati dalla rotazione delle eliche (che venivano in genere ridotti nei bimotori tramite l'impiego nelle due semiali di motori rotanti uno nel senso opposto all'altro).
 
Aspetto particolare della motorizzazione del DH.98 riguarda l'impiego di motori indifferenziati nel senso di rotazione delle [[elica|eliche]]<ref name="AV" />: rispetto alla quasi totalità dei bimotori coevi che erano dotati di eliche rotanti in senso antagonista, neutralizzando così i fastidiosi effetti di coppia, i due motori del Mosquito spingevano invece due eliche che ruotavano entrambe nel medesimo senso causando un'elevato momento di coppia di reazione.
I motori azionavano eliche tripala metalliche, a passo variabile; solamente nelle versioni impiegate dalla Fleet Air Arm vennero impiegate eliche quadripala<ref name=AV/>, in ragione della minor lunghezza delle pale (fattore utile in fase di appontaggio sulle [[portaerei]], al fine di evitare l'impatto contro il suolo al momento dell'aggancio con i [[cavo d'arresto|cavi d'arresto]]).
 
Se oltre a ciò si aggiunge la grande esuberanza di potenza a disposizione (ben 1710 hp per ciascun motore sulla versione più avanzata "Mosquito B XVI") è chiaro che la fase di decollo risultava particolarmente critica soprattutto per i piloti più inesperti. Al momento dell'apertura delle manette, il Mosquito era dotato di un notevole spunto in avanti ma l'effetto di coppia di reazione tendeva immediatamente a far deviare l'aereo dalla corsa rettilinea di decollo, causando anche rovinose uscite di pista, se il fenomeno non era prontamente controllato e domato.
 
Oltre a ciò le eliche rappresentarono sempre il punto più critico e temuto da parte degli equipaggi. Tantissimi piloti di Mosquito hanno dichiarato che portare il volo Mossie era esaltante, in quanto l'aereo era veloce, potente, e pronto alla risposta dei comandi. Aspetto però meno esaltante del volo era vedere le pale delle eliche che ruotando sfrecciavano a poche decine di centimetri dalla fusoliera, più o meno all'altezza dei piedi dell'equipaggio.
 
Era infatti cosa nota che in caso di atterraggio di fortuna o di improvviso cedimento del carrello, bisognava immediatamente ritrarre i piedi per salvarli da eventuali gravissime mutilazioni causate dal possibile distacco di una o più pale dell'elica, che in caso di contatto con il suolo avrebbero potuto separarsi dal mozzo e penetrare il sottile strato di legno compensato della fusoliera.
 
=== Sistemi ===