Basilica di San Magno: differenze tra le versioni

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Il coro e i pulpiti: Scindo in due sottoparagrafi
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Anche le balaustre sono realizzate con lo stesso tipo di marmo utilizzato per il pavimento: le colonnine, che vennero sagomate in forma quadrata, sono in marmo rosso, mentre il basamento e i contorni sono neri<ref name="D'Ilario p. 254"/>.
 
=== Il coro e i pulpiti ===
Gli [[Stallo (seggio)|stalli]] del [[Coro (mobilio)|coro]] sono collocati nella cappella maggiore e vennero realizzati in legno di noce nel Seicento dai fratelli Coiro, ovvero dai medesimi intagliatori del tempietto con il vecchio tabernacolo che si trova in sacrestia<ref name="Cita|Turri|p. 33"/><ref name="D'Ilario p. 254"/>. Sono pertanto di pregevole fattura<ref name="Cita|Turri|p. 34"/>. Fu deciso di costruirli dopo la collocazione dell'altare nella sua posizione definitiva: in questo modo si ebbe la certezza su quale parete sarebbe rimasta completamente libera<ref name="Cita|Turri|p. 33"/>. Nel 1586 il cardinal [[Niccolò Sfondrati]], vescovo di [[Cremona]] e futuro papa Gregorio XIV, inviò per un sopralluogo un auditore che scrisse, in riferimento a tale visita:
{{citazione|[...] non esservi ancora le sedie per li canonici e hanno però detto li notabili et il prevosto che hanno preparato parte della matteria per farle [...]|Relazione del 1586 scritta dall'auditore del vescovo di Cremona<ref name="Cita|Turri|p. 33"/>}}
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Originariamente l'altezza degli stalli del coro arrivava quasi fino al bordo inferiore della cornice dipinta dal Lanino<ref name="Cita|Turri|p. 33"/>. A quest'ultima, nel XVIII secolo, venne aggiunto uno zoccolo per alzarla e staccarla dagli stalli<ref name="Cita|Turri|p. 34">{{Cita|Turri|p. 34}}.</ref>. All'inizio del XX secolo vennero eliminati gli inginocchiatoi e fu posizionata una pedana che alzasse gli stalli, che fino ad allora poggiavano direttamente a terra<ref name="Cita|Turri|p. 34"/>. Nella stessa stessa occasione furono collocate sugli stalli della cattedra arcivescovile, che è situata centralmente<ref name="D'Ilario p. 254"/>, delle [[cariatide|cariatidi]] a [[putto|putti]], che vennero realizzate con il legno proveniente dalla cattedra precedentemente collocata sotto l'affresco avente per soggetto la Disputa<ref name="Cita|Turri|p. 34"/>. Con le modifiche avvenute nella prima parte del XX secolo, gli antichi stalli del coro della basilica hanno perso quell'austerità che era tipica del periodo rinascimentale<ref name="Cita|Turri|p. 34"/>. La pedana realizzata nella prima parte del XX secolo nascondeva però parte degli affreschi delle pareti, in particolare le scene della Visita dei Magi e del Ritorno, e quindi nel 1968 fu costruita una nuova pedana, questa volta più bassa, che ha risolto il problema<ref name="Cita|Turri|p. 34"/>.
 
=== I pulpiti ===
In origine i [[Pulpito|pulpiti]], che vennero scolpiti su legno di noce probabilmente nel 1586{{#tag:ref|Agostino Pozzo ci riferisce, come anno di realizzazione dei pulpiti, il 1586. Studi successivi sul loro stile hanno ipotizzato la sostituzione dei pulpiti originali con altrettanti [[Ambone|amboni]] intagliati in epoca successiva.|group=N}}, erano due<ref name="D'Ilario p. 254"/><ref name="Cita|Turri|p. 22"/>. Si trovavano installati sui piloni che si trovano davanti all'arco trionfale ed erano in una posizione rialzata: per tale motivo, vi si accedeva tramite due scale a chiocciola<ref name="D'Ilario p. 254"/><ref name="Cita|Turri|p. 22"/>. Queste ultime furono rimpiazzate, nel 1922, da scale lineari rimovibili<ref name="Cita|Turri|p. 22"/>. Originariamente i pulpiti era dotati di baldacchini<ref name="Cita|Turri|p. 22"/>. Per le funzioni liturgiche veniva utilizzato generalmente sempre lo stesso, quello ''cornu Evangelii'' (in [[Lingua italiana|it]]. "al lato del Vangelo"), ovvero il pulpito situato a sinistra dell'altare maggiore, dato che esso era quello più vicino alle sacrestie, mentre il pulpito in ''cornu Epistulae'' (in it. "al lato dell'[[epistola]]"), cioè quello sulla destra dell'altare, veniva utilizzato per le cerimonie solenni<ref name="Cita|Turri|p. 22"/><ref>{{Treccani|epistola|Epìstola|accesso=20 dicembre 2016|v=1}}</ref>. Nel 1967 uno dei due venne eliminato, mentre l'altro fu posizionato a livello del pavimento lateralmente alla cappella maggiore<ref name="D'Ilario p. 254"/><ref name="Cita|Turri|p. 22"/>.
 
=== L'organo ===