Apocalypto: differenze tra le versioni

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Revisione sintattica relativa alla prima parte.
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{{Citazione|Una grande civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno|Citazione dopo i titoli di inizio}}
 
In un piccolo villaggio [[maya]] dello [[Yucatán]], alalla tramontofine del [[XV secolo]], vivono ''Zampa di Giaguaro'', primogenito del capo del suo villaggio, ilsuo figlio, la moglie e gli altri abitanti della tribù.
 
Durante una giornatabattuta di caccia il giovane e altri cacciatori incontrano una piccola tribù in fuga guidata da ''Pesce Cacciatore''. Non passerà molto prima che capiranno''Zampa di Giaguaro'' e i suoi capiscano il motivo della loro fuga: un gruppo di guerrieri Maya guidatoguidati da ''Lupo Zero'' e da ''Occhio Mezzo'', provenienteprovenienti da una grande città [[Maya]] (forse [[Palenque]]<ref>La città maya ricostruita per il film è probabilmente Palenque, ciò si può constatare dal glifo a forma di teschio che è stato ritrovato a Palenque, che nel film si trova all'entrata dell'arena dove vengono sterminati i sopravvissuti ai sacrifici.</ref>, ma più simile a [[Tikal]]), attacca i villaggi della foresta per rapire uomini e donne eal fine di renderli schiavi nella loro città oppureo usarli come vittime sacrificali destinate a [[Sacrificio|placare la collera degli dei]], che secondo le loro credenze avevano punito la regione con una tremenda [[epidemia]] di una malattia molto simile alla [[peste]]. Il villaggio viene presto aggredito. Gli assalitori distruggono e fanno strage. ''Zampa di Giaguaro'' riesce a nascondere la moglie incinta e il figlio in un pozzo naturale ([[cenote]]) dal quale è quasi impossibile uscire senza aiuto esterno, e torna a difesa del villaggio;, ma invano; egli viene infatti catturato assieme a suo padre, ''Cielo di Selce'', che viene ucciso da ''Occhio Mezzo'' davanti ai suoi occhi. Il giovane viene risparmiato ma a lui è destinata una sorte ancora più orrenda. Odiato da ''Occhio Mezzo'', che è stato quasi ucciso da lui, ''Zampa di Giaguaro'' viene schernito con l'appellativo "Quasi".
 
Il giorno successivo gli invasori hanno ormai massacrato la popolazione, molestato le donne e catturato i superstiti. Tutti tranne i bambini che vengono lasciati al loro destino. Tra i deportati ci sono ''Zampa di Giaguaro'', suo cognato ''Spuntato'' e ''Pesce Cacciatore'' con i membri della sua tribù. Prigionieri e aguzzini affrontano un percorso tortuoso di montagna che si apre, da un lato, su un burrone. Durante il tragitto un uomo legato accanto a ''Zampa di Giaguaro'' scivola e penzola nel vuoto rischiando di trascinare con sé gli altri prigionieri. Con grande fatica i suoi compagni riescono a sollevare l'uomo ferito salvandosi essi stessi dal pericolo di precipitare. Il destino dell'uomo è comunque segnato, viene slegato e spinto giù nel precipizio da ''Occhio Mezzo''. Il gruppo giunge ai primi insediamenti della grande città Maya, destinazione finale del viaggio. Poco dopo avviene un l'incontro con una bambina infetta che si rivela essere una [[veggente]], la quale [[Profezia|predice]] agli invasori la loro sorte:
{{Citazione|Il tempo sacro è vicino. Attenti all'oscurità del giorno; attenti all'uomo che conduce il giaguaro; guardatelo rinascere dal fango e dalla polvere, perché colui dal quale vi sta portando cancellerà il cielo e graffierà la terra. Vi spazzerà via e metterà fine al vostro mondo. Lui è con noi, adesso.}}
 
I prigionieri arrivano, ormai stremati, nellain una città tecnologicamente progredita rispetto alla loro, ma in cui la popolazione è un'accozaglia di derelitti, malati e accettoni. I prigionieri vengono divisi,. I più giovani sono cosparsi di una vernice blu e trascinati in cima a una [[Piramide a gradoni|piramide a gradini]] dove saranno brutalmente sacrificati da sacerdoti per sanareplacare la sete di sangue del Dio [[Kukulkán]]: strappandoverrà loro strappato il cuore dal petto, decapitandoli e li si decapiterà, lasciando rotolare a terra i loro corpi. Quando oramai non ci sono speranze, improvvisamente si verifica un'[[eclissi]] anulare di Sole. La scomparsa della luce sgomenta la massa di uomini e donne accalcata ai piedi della piramide. Per tranquillizzare il popolo rumoreggiante e mantenerne il controllo i sacerdoti annunciano l'evento come "segno di soddisfazione di Kukulkán" per i sacrifici umani da loro sinora effettuati. Il sole torna presto a illuminare la terra.
 
I prigionieri, oramai inutili per il sacrificio, sono lasciati alla mercé di ''Lupo Zero''. Condotti ai margini della città dovranno correre allo scoperto mentre sono bersagliati dalle lance e frecce dei cacciatori. ''Occhio Mezzo'' spiega loro che se arriveranno sani e salvi alla fine dell'area allo scoperto potranno andarsene via liberi. Li slegano e i primi scelti, pur correndo veloci sono presto colpiti. ''Pietra Tagliata'', figlio di Lupo Zero è stato scelto come ultimo uomo per infliggere l'ultimo colpo mortale. Tocca ora a Pesce Cacciatore e a Zampa di Giaguaro. Questi correndo a zig-zag schivano abilmente le prime frecce, ma non tutte. Una freccia frantuma la faccia di Pesce Cacciatore e un'altra ferisce all'addome Zampa di Giaguaro. Pietra Tagliata si avvicina per infierire il colpo finale, ma un suo piede viene improvvisamente ostacolato da uno dei prigionieri precedenti, rimasto ancora vivo. L'imprevisto permette a Zampa di Giaguaro di avere la meglio su Pietra Tagliata, uccidendolo e quindi di raggiungere il margine del campo. un gruppo di 9 cacciatori Maya scattano al suo inseguimento. Il giovane si inoltra in un campo di mais, quindi per nascondersi si immerge in un'immensa fossa comune di fango dove vengono buttati i resti dei prigionieri sacrificati, infine fugge nella fitta foresta. Quando esausto e sanguinante si arrampica sopra il grosso ramo di un albero scopre che sul medesimo tronco ci sono un [[giaguaro]] e il suo cucciolo. Braccato ora dal felino corre inconsciamente verso gli inseguitori, ma in modo del tutto fortuito l'animale che lo bracca finirà per assalire e uccidere brutalmente uno degli inseguitori, ignari del motivo per cui Zampa di Giaguaro gli corresse incontro, si erano trovati in mezzo. Uno dei guerrieri Maya, a questo punto, comincia a collegare al prigioniero le parole visionarie della bambina, "l'oscurità del giorno", "un uomo che corre con il giaguaro", considerandole presagio nefasto, ma Lupo Zero, assetato di vendetta per la morte del figlio Pietra Tagliata sprona i rimasti all'inseguimento. Poco dopo, lo stesso guerriero pessimista sarà mortalmente morso da un serpente e lasciato al suo destino dai compagni. Zampa di Giaguaro continua la sua corsa disperata sino al limitare di una [[cascata]] e non avendo altre vie di scampo decide di lasciarsi cadere verso il basso riuscendo fortunosamente a sopravvivere al salto. Lo [[sciamano]] del gruppo inseguitore pensa che la profezia si sia avverata ma Lupo Zero vuole la sua vendetta e uccide lo sciamano trafiggendone il petto e gettandone il corpo giù dal vertiginoso salto d'acqua. Ordina quindi ai suoi uomini di seguirlo tuffandosi a loro volta: sopravvivono tranne uno di essi che muore impattando contro le rocce del fondo. Zampa di Giaguaro è nuovamente inseguito. Durante la fuga si impantana nelle [[sabbie mobili]], ma riesce a uscirne abilmente. Emergendo dalle sabbie mobili tutto ricoperto di fango, con lo spiccante bianco degli occhi, che gli danno le sembianze del giaguaro grazie al fatto di essere tornato nel suo ambiente, nella foresta dei suoi padri si sente incoraggiato, dimentica ogni paura e si prepara ad affrontare gli inseguitori.
 
Sua moglie, nel frattempo, inizia ad avvertire le prime contrazioni e cerca invano di uscire dal pozzo.