Inchiostro di china: differenze tra le versioni
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L'inchiostro detto di china è fabbricato in Europa da moltissimo tempo. [[Léonor Mérimée]] l'ha studiato e ne dà la ricetta nel 1830 con una precisione scientifica. Secondo la sua analisi, l'inchiostro di china diventa indelebile grazie ai succhi vegetali che [[Mordenzatura|mordono]] la carta e fissano su di essa la colla che imprigiona i pigmenti. Dà conto degli ingredienti disponibili in Francia per preparare bastoni che abbiano tutte le qualità utili delle produzioni cinesi qui<ref>{{cita testo|nome=Jean-François-Léonor |cognome=Mérimée |wkautore=Léonor Mérimée |titolo=De la peinture à l'huile, ou Des procédés matériels employés dans ce genre de peinture, depuis Hubert et Jean Van-Eyck jusqu'à nos jours |editore=Mme Huzard |città=Paris |anno=1830 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6552355d|p=210}}</ref>. Il ''Manuel Roret'' dedicato agli inchiostri dà nel 1856 diciassette procedimenti artigianali di fabbricazione che variano per il legante, la gomma arabica o la gelatina, nonché il pigmento; esso ammette che i disegnatori preferiscono l'inchiostro fabbricato in Cina o che segue le ricette cinesi<ref>{{cita testo|nome1=M. de|cognome1=Champour|nome2=F.|cognome2=Malepeyre|titolo=Nouveau manuel complet de la fabrication des encres |editore=Roret |città=Paris|anno=1856 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k62757774/f137|pp=133-145}} La [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k62819699/f251 ''seconda edizione, 1875''] aggiunge due procedimenti e dettagli sulla fabbricazione e la qualità dei prodotti cinesi nel capitolo dedicato all'inchiostro di china «la cui fabbricazione non è forse ancora interamente conosciuta».</ref>. Prima della fine del secolo, parecchi fabbricanti ne producono industrialmente. A scuola, «per i lavori di disegno lineare e di sfumato a inchiostro, si impiega un inchiostro conosciuto sotto il nome di inchiostro di china, benché esso non ci venga dal Celeste Impero<ref>{{cita testo|nome=Bonaventure|cognome=Berger|titolo=Encre|curatore=[[Ferdinand Buisson]] |opera=Nouveau dictionnaire de pédagogie|anno=1911|edizione=2|annooriginale=1882|url=http://www.inrp.fr/edition-electronique/lodel/dictionnaire-ferdinand-buisson/document.php?id=2651|postscript=nessuno}}, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k24232h/f838 ''prima edizione''].</ref>».
È soprattutto a partire dalla messa a punto della [[reprografia]] del [[disegno tecnico]]
La [[vignetta]] del giornale si eseguiva spesso, all'inizio del XX secolo, nelle stesse condizioni, ma si realizzava, sul bozzetto a matita, con una penna da disegno, che permetteva un tratto più morbido. Il procedimento a inchiostro di china su ricalco ha il vantaggio di dare un contorno molto netto, non si otteneva con altre carte, e si riproduce efficacemente per contatto, se non si desiderano ingrandimenti o riduzioni.
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