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== Storia ==
L'isola fu scoperta il venerdì Santo 2 aprile [[1711]] dai francesi [[Martin de Chassairon]] e [[Michel du Bocage]], comandanti delle [[Fregata (nave)|fregate]] ''La Découverte'' (La scoperta) e ''La Princesse'' (La principessa), che ne tracciarono la prima [[mappa]].
In memoria di quel giorno, essi la battezzarono Isola della Passione.
 
Il nome di Clipperton le deriva dal [[filibustiere]] e [[naturalista]] [[inghilterra|inglese]] [[John Clipperton]] (o Clippington), che, secondo alcuni, aggirò al largo o, secondo altri, sbarcò sull'isola nel [[1704]], dopo essersi ritirato e aver lasciato la spedizione di [[William Dampier]].
Nonostante non sia stata ritrovata alcuna traccia scritta del suo passaggio, la storia mantenne il nome di Clipperton senza che se ne conosca veramente il motivo, senza dubbio a causa di una [[leggenda]] del tesoro.
 
Interessata dal [[fosfato]] dell'isola, la [[Francia]] ne prese possesso il 17 novembre [[1858]].
Tuttavia, il più vicino [[Messico]] la rivendicò e l'occupò dal [[1897]]; in seguito rinunciò ad essa a causa di rivolte interne.
Nel [[1914]] il governo del Messico dimenticò la guarnigione di [[soldati]] con donne e bambini che morirono di [[scorbuto]] e per un [[naufragio]] avvenuto durante un tentativo di fuga. Le uniche persone a salvarsi furono tre donne, otto bambini e un uomo di nome Victoriano Álvarez, il guardiano del [[faro]] situato sull'isola. L'uomo, in preda a turbe psichiche, si rese protagonista di comportamenti bizzarri e violenti ai danni delle donne rimaste sull'isola al punto che una di esse lo uccise durante una colluttazione. I sopravvissuti furono tratti in salvo nel [[1917]] dalla [[nave]] da guerra [[stati uniti|americana]] ''Yorktown''. Questa vicenda è divenuta celebre come la storia dei «[[Dimenticati di Clipperton]]».
 
Dopo il conflitto di sovranità tra la Francia e il Messico, venne riconosciuta quella francese nel [[1931]], in seguito all'intervento della Corte internazionale e all'[[arbitrato]] di re [[Vittorio Emanuele III d'Italia]].
Nel [[1944]] gli [[Stati Uniti d'America]] occuparono l'isola.
Essi aprirono un passo nella corona (che richiusero andandosene) e livellarono il terreno costruendo una [[pista di atterraggio]] tuttora utilizzabile.
In seguito alle proteste nel gennaio del [[1945]] da parte del [[ministro]] degli esteri [[Georges Bidault]], gli Stati Uniti riconsegnarono il territorio alla Francia il 21 marzo [[1945]].
 
Dal [[1966]] al [[1969]] si succedettero in periodi di quattro mesi le ''Missioni Bougainville'' della [[Marine nationale|Marina francese]], che realizzarono degli studi molto dettagliati riguardo alla [[fauna]] e all'[[idrobiologia]] della [[laguna]].
In seguito all'adozione nel [[1982]] della convenzione internazionale sul [[diritto del mare]], l'isolotto conferì alla Francia il diritto di controllo e di esportazione su una zona marittima di 435.612 km².
L'[[Accademia delle scienze d'oltremare]], dal [[1981]], ha raccomandato la realizzazione sull'atollo di una base per la [[Pesca (attività)|pesca]], con la riapertura della laguna e la costruzione di una pista di atterraggio.
Nel [[1986]], un [[documento]] firmato da quattro ministri ha classificato Clipperton tra i "domini pubblici dello stato".
 
Regolarmente, almeno una volta all'anno, un bastimento della Marina nazionale francese visita l'isola per rimpiazzare la targa commemorativa e la [[bandiera francese|bandiera nazionale]].
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Una spedizione franco-messicana, la missione SURPACLIP, si recò sull'isola nel novembre del [[1997]] e fece una prima mappatura del territorio, diciassette anni dopo l'ultima missione scientifica (quella del gruppo di Cousteau).
Questa fu la prima volta che i messicani tornarono ufficialmente dopo il dramma degli anni 1914-1917.
Nel [[2001]], la missione francese ''Passion 2001'', diretta da C. Jost del [[CNRS]], appoggiata dalla Marina nazionale, ha realizzato tutta una serie di studi dell'ambiente terrestre, ha impiantato per l'IRD la prima sonda geologica, ha fatto l'inventario della [[flora]] e della fauna, una nuova [[cartografia]] ecc.
 
Dal dicembre [[2004]] al marzo [[2005]], l'[[esploratore]] [[Jean-Louis Étienne]] ed un gruppo di [[scienziati]] hanno fatto l'[[inventario]] degli [[animali]] che vivono sull'isola, ed hanno deciso di derattizzare l'isola.
Il loro obiettivo è di creare una base da cui studiare l'evoluzione della [[biosfera]], a partire dallo studio dei cambiamenti in un luogo confinato e poco visitato.
 
== Vita naturale ==
[[File:Jielbeaumadier crabe de clipperton mjp paris 2014.jpeg|thumb|Granchio di Clipperton.]]
Malgrado le risorse limitate, alcuni gruppi faunistici comprendenti numerosi esemplari vivono sull'isola, principalmente di granchi e di uccelli; alcuni [[ratti]] sono entrati a far parte di questo [[ecosistema]] in seguito ad un naufragio. Con l'esplorazione dell'isola alla fine del 2004 si è scoperto che le morti degli uccelli sono al di sopra della media, forse dovute alla scomparsa di [[cibo]] nelle vicinanze dell'isola, costringendo così gli uccelli a volare molto più lontano per cercarlo.
 
== Risorse ==
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== Bibliografia ==
*F. Tamburini, ''La controversia tra Francia e Messico sulla sovranità dell'isola di Clipperton e l'arbitrato di Vittorio Emanuele III (1909-1931)'', in “Ricordo di Alberto Aquarone, Studi di Storia", [[Pisa]], Edizioni Plus, [[2008]]
 
== Altri progetti ==