Maurice Béjart: differenze tra le versioni
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creato per il ballerino argentino Jorge Donn= eliminato in quanto scorretto. Creato per la ballerina Duska Sifnios (cfr. "Cento grandi balletti", pag. 22) |
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Figlio del filosofo [[Gaston Berger]], segue i corsi di danza parallelamente agli studi liceali e universitari. Affascinato da uno spettacolo di [[Serge Lifar]], decide di consacrarsi completamente alla danza e fa il suo debutto artistico a 14 anni all'[[Opéra]] di [[Parigi]], poi accanto a [[Roland Petit]].
Nel [[1951]], crea il suo primo balletto, ''L'Inconnu'', a [[Stoccolma]], poi mette a punto ''[[L'uccello di fuoco (balletto)#Altre versioni|L'uccello di fuoco]]'' sulla musica di [[Igor Stravinski]].
Sia per il "Ballet du XXe siècle" che a Losanna, Béjart accoglie danzatori di alto livello di qualsiasi nazionalità. Desideroso di dare nuovo vigore alla danza maschile, esige dai suoi interpreti una perfetta padronanza della [[danza accademica]] e una grande capacità di adattamento alle correnti [[neoclassiche]]. Fedele ad un'idea di spettacolo globale, mescola l'universo musicale, lirico, teatrale e coreografico mettendo in evidenza le qualità individuali dei solisti, esigendo allo stesso tempo il massimo dai movimenti d'insieme. Le tematiche affrontate dal Béjart sono spesso universali ed egli non esita a mettere in scena i grandi problemi dell'attualità, come l'[[AIDS]] o l'[[ecologia]]. Nel [[1998]] viene condannato per plagio: il suo spettacolo ''Le Presbytère'' contiene una scena copiata da ''La chute d'Icare'' del coreografo belga [[Frédéric Flamand]].
Nel 1999 gli viene consegnato il [[Prix de Kyoto]]
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