Lago Natron: differenze tra le versioni

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Il suo colore caratteristico, un rosso scuro e profondo con striature biancastre superficiali dovute all'accumulo di [[sodio]], è una particolarità comune a quel tipo di laghi in cui si verificano intensi cicli di [[evaporazione]]. Con l'evaporazione dell'[[acqua]] durante la stagione asciutta, il livello di salinità aumenta a un punto tale che colonie di [[microrganismo|microrganismi]] cominciano rapidamente a prosperare. Questi microrganismi comprendono i [[Cyanobacteria|cianobatteri]], piccoli [[Bacteria|batteri]] che si sviluppano in ambiente acquatico traendo nutrimento dalla luce solare con un procedimento simile alla [[fotosintesi clorofilliana]] delle [[Regno vegetale|piante]]. Tali batteri contengono un pigmento rosso vivo responsabile del colore del lago Natron, che assume tuttavia variazioni tonali tendenti all'[[arancione|arancio]] nelle parti dove l'acqua è meno profonda. Oltre a questi batteri, l'unico essere vivente che può sopravvivere presso le sue acque è il fenicottero, grazie ad uno strato protettivo corneo su zampe e becco: difatti l'acqua di questo lago è non solo imbevibile, ma estremamente caustica anche per la pelle.
 
Il Lago Natron, infatti, contiene un composto naturale letale per moltissimi animali: il [[Natron|carbonato idrato di sodio]], conosciuto, appunto, come Natron.
 
Utilizzato in passato nell'operazione dell'i[[mbalsamazione]] per le sue proprietà di assorbimento dell'acqua, il natron rende le acque del lago simili all'[[ammoniaca]], con un [[pH]] compreso tra 9 e 10,5, mentre la temperatura dell'acqua può raggiungere i 60° C. Nessun animale può resistere a questo ambiente caustico. Così, non appena uccelli e pipistrelli toccano le acque del lago Natron, i minerali cominciano a trasformarli in pietra, intrappolandoli per sempre nella posizione assunta negli ultimi istanti di vita.