Napoli... la camorra sfida, la città risponde: differenze tra le versioni

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==Trama==
A [[Napoli]] l'organizzazione mafiosacamorristica di Rampone, per mezzo di un drappellogruppo di scagnozzi capeggiati da Vito Santoro, impone a piccoli industriali e a commercianti onerosi pagamenti per garantirne la "sicurezza". Don Francesco Gargiulo, proprietario di un piccolo cantiere nautico, tenta di opporsi ma viene piegato da Vito,Santoro che prima fa incendiare il cantiere, poi pesta a sangue suo figlio Marco e ne violenta la fidanzata, Maria. Marco, assetato di vendetta, per mezzo di alcune fotografie scattate mentre iSantoro e il suo mafiosiuomo compiono le loro estorsioni, permette al commissario De Stefani di inchiodare i colpevoli e di costringere le vittime a firmare la denuncia a loro carico. Rampone, però, assolda il terribilesuo sicarioscagnozzo François, il quale prima malmena i negozianti imponendogli di ritirare le deposizioni, poi picchia anche un giornalista, amico di De Stefani, infine sequestra e droga Marco (iniettando una sostanza pesante che lo fa precipitare in una follia più allucinata). De Stefani si trova così costretto a dover rimettere in libertà tutti i mafiosi per insufficienza di prove. Questa volta Francesco Gargiulo si decide ad agire e, dopo aver armato tutti quelli che come lui hanno subito il racket delle estorsioni, raggiunge Rampone e i suoi mentre stanno festeggiando la loro liberazione. All'interno dell'ossario (lo storico [[cimitero delle Fontanelle]]) si compie la strage, che segna anche la vendetta di Francesco Gargiulo e degli altri commercianti taglieggiati.
 
==Produzione==