Tell Halaf: differenze tra le versioni

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Scoperta di Tell Halaf
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'''Tell Halaf''' ([[Accadico]]: '''Guzana'''; {{Arabo|تل حلف}}, [[Siria]]) è un sito archeologico sul fiume [[Khabur]], nell'attuale [[Governatorato di Hassaké]] ([[Siria]] nordorientale), sulla frontiera con la [[Turchia]], di fronte a [[Ceylanpınar]] ([[Provincia di Şanlıurfa]]).
 
Halaf rappresenta il sito-guida della cultura neolitica, detta [[cultura di Halaf]], caratterizzata da vasellame dipinto con motivi geometrici e animali. Il sito risale al [[VI millennio a.C.]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/tell-halaf_(Dizionario-di-Storia)/|titolo=Tell Halaf in "Dizionario di Storia"|sito=www.treccani.it|accesso=2017-01-03}}</ref>. Successivamente vi fu localizzata la città [[Aramei|aramea]] di '''Guzana''' o '''Gozan'''<ref name=":0" />.
 
== Scoperta e scavi ==
Nel 1899, quando l'area faceva parte dell'[[Impero ottomano|Impero Ottomano]], il diplomatico russo [[Max von Oppenheim]] viaggiava attraverso il nord della Mesopotamia per conto della [[Deutsche Bank]], lavorando per stabilire una rotta per la [[ferrovia di Baghdad]]. Il 19 Novembre 1899 von Oppenheim scoprì Tell Halaf, seguendo le indicazioni di storie raccontategli da persone del luogo che narravano di idoli di pietra sotterrati sotto la sabbia. Nell'arco di tre giorni furono scoperte numerose statue importanti, inclusa la cosiddetta "Dea seduta"<ref>{{Cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/culturepicturegalleries/8316294/Ancient-Syrian-sculptures-destroyed-in-World-War-II-reconstructed-from-fragments.html?image=7|titolo=Ancient Syrian sculptures, destroyed in World War II, reconstructed from fragments|pubblicazione=Telegraph.co.uk|accesso=2017-01-03}}</ref>. Fu scoperto anche l'ingresso del "palazzo Orientale". Poiché non aveva i permessi per gli scavi, von Oppenheim sotterrò le statue scoperte e proseguì nel suo viaggio.
 
==Bibliografia==