Callimaco (scultore): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Venus-kallimah pushkin.jpg|thumb|right|La Venere Genitrice, talvolta attribuita a Callimaco]]
[[Immagine:0 Ménade dansante - Musei Capitolini.JPG|thumb|right|Menade danzante. Copia romana da Callimaco (circa 406-405 a.C.) - [[Musei Capitolini]] S1094.]]
 
== Attività ==
Secondo [[Pausania il Periegeta|Pausania]]<ref>[[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''[[Periegesi della Grecia|Descrizione della Grecia]]'' IX, 2, 5-7.</ref>, Callimaco fu autore della statua di ''Hera seduta'', scolpita per il tempio della città di [[Platea]], ricostruito dopo l'assedio tebano del [[427 a.C.]]. L'attività di Callimaco come pittore è invece ricordata solo da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]]<ref>[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], ''[[Historia Naturalis]]'', XXXIV, 92.</ref>, che non fornisce alcuna informazione utile al riguardo e che ricorda anche le sue ''danzatrici spartane'' (''Saltantes Lacaenae''), probabilmente in [[Bronzo]], officianti le feste in onore di [[Apollo]] ''Karneios''.<ref name=Guerrini/>
 
La sua attività come [[toreuta]] è menzionata da Pausania<ref>[[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''Descrizione della Grecia'', I, 26, 6-7.</ref>, a proposito di una importante commissione, nel [[421 a.C.]], per la realizzazione della lampada d'oro destinata alla cella dell'[[Eretteo (tempio)|Eretteo]], la quale ardeva sormontata da una palma di bronzo che doveva disperderne il fumo.<ref name=Guerrini>{{Cita|Guerrini 1961|in EAA, s.v. ''Kallimachos''.}}</ref>
 
La nostra conoscenza di Callimaco deriva in gran parte dalle copie della [[Neoatticismo|scuola neoattica]] del [[II secolo]], la quale ereditò lo stile della scuola callimachea. Le ''Danzatrici spartane'' di Callimaco sono state identificate da [[Adolf Furtwängler]] nei rilievi neoattici conservati a [[Berlino]] e [[Atene]] e tramite il confronto con questi è stato possibile attribuirgli un ciclo di ''Menadi danzanti'' al suono del timpano, anch'esso noto attraverso copie di età augustea, una nel [[Museo dei Conservatori]] di [[Roma]].<ref>{{Cita web|autore=Musei Capitolini (schedario cartaceo digitalizzato)|titolo=Rilievo con Menade danzante|url=http://capitolini.net/object.xql?urn=urn:collectio:0001:scu:01094|accesso=22 dicembre 2012}}</ref>
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Taluni attribuiscono alla bottega di Callimaco l'esecuzione della balaustra del [[tempio di Atena Nike]].<ref name=Giuliano/>
Citato da [[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]] come l'inventore del [[capitello corinzio]]<ref>[[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]], ''[[De architectura]]'', IV, 1, 9-10.</ref>, si è pensato a Callimaco come collaboratore di [[Ictino]] durante la costruzione del [[Tempio di Apollo Epicurio]] a Basse e autore del fregio continuo all'interno della cella.<ref name=Guerrini/>
 
{{Galleria
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Wilhelm Ihne|curatore=William Smith|capitolo=Callimachus|url_capitolo=http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/0581.html|titolo=Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology|p=572|volume=1|città=Boston|editore=Little, Brown and Company|anno=1867|cid=DGRBM}}
* {{Cita libro|autore=L.Lucia Guerrini|capitolo=Kallimachos |url_capitolourl=http://www.treccani.it/enciclopedia/kallimachos_%28Enciclopediakallimachos-2_(Enciclopedia-dell%27'-Arte-Antica%29/)|anno=1961|volume=4|titolo=Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale|editore=Istituto della enciclopedia italiana|città=Roma|cid=Guerrini}}
* {{Cita libro|titolo=Le Muse|città=Novara|editore=De Agostini|anno=1964|volume=3|cid=Le Muse|sbn=IT\ICCU\RAV\0082197}}
* {{Cita libro|cognome=Giuliano|nome=Antonio|titolo=Arte greca :. Dall'età classica all'età ellenistica|città= Milano|editore= Il saggiatore|anno= 1987|cid=Giuliano|sbn=IT\ICCU\CFI\0061858}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Callimachus (sculptor)}}