|produttoreesecutivo = [[A. James Ryan]]
|casaproduzione = [[September 19]]
|costumista = Maureen of Hollywood, <br /> Paulette, <br /> Yves Meyer
|truccatore = Barbarella Catton
|premi =
'''''Supervixens''''' è un [[film]] del [[1975]], diretto da [[Russ Meyer]].
Appartiene alla seconda fase della produzione di Meyer, quella [[cultura di massa|pop]] e [[cartone animato|cartoonesca]]. Già si ritrovano, infatti, gli elementi caratteristici di tale periodo del [[regia cinematografica|regista]]: l'utilizzo del nome [[Martin Bormann]], criminale di guerra [[nazismo|nazista]] scampato al [[processo di Norimberga]], per un personaggio (qui, il gestore del distributore dove Clint lavora), la [[violenza]] esagerata, le grottesche scene di copula in paesaggi naturali solitari.<ref name="monografiaILCASTORO">{{cita libro|Furia|Berti|Russ Meyer|2007|Il Castoro Cinema|Milano}}</ref> <br /> Aumentano anche le donne supermaggiorate: in questo film, infatti, sono ben sette. Il regista sostenne: «Ho sempre utilizzato una superdonna nei miei film. Questa volta mi sono detto che avrei potuto usarne sette. E penso che abbia funzionato. Non hai il tempo di annoiarti».<ref name="intervistaBRIGHTLIGHTSFILMJOURNAL">Gary Morris, ''Russ Meyer on the Supervixens'', Bright Lights Film Journal n.2, 1975.</ref> <br /> Meyer definì la [[pellicola cinematografica|pellicola]] «la sintesi di tutti i miei film».<ref name="monografiaILCASTORO" /> Una copia del film fu richiesta da [[Alfred Hitchcock]], per una proiezione privata alla [[Universal Pictures]].<ref name="monografiaILCASTORO"/>
==Trama==
Clint è un benzinaio, fidanzato con SuperAngelica, donna gelosa e possessiva, che lo tormenta tutto il giorno. Dopo una lite particolarmente violenta (lei l'assale con un'ascia, e gli rovina il furgone), un vicino di casa chiama la polizia. <br /> SuperAngelica butta fuori di casa Clint, e Harry, il poliziotto giunto sul posto, ne approfitta per portarsela a letto. Ma si dimostra [[disfunzione erettile|impotente]], e subisce le critiche di SuperAngelica, che inizia a sbeffeggiarlo. In preda a un attacco di rabbia cieca Harry insegue SuperAngelica nel bagno, la scaraventa nella vasca piena d'acqua e la tramortisce a calci. Ma SuperAngelica riemerge dalla vasca, allora Harry getta nella vasca una radio, provocando un [[cortocircuito]] e un rogo, uccidendola definitivamente. <br /> Intanto Clint si rifugia in un bar, dove la cameriera SuperHaji cerca di sedurlo ma viene respinta. Clint è accusato del delitto di SuperAngelica e cerca aiuto in SuperHaji, ma lei si vendica e non lo scagiona. <br /> Clint così è costretto a fuggire. Inizia per lui un viaggio durante il quale incontrerà superdonne pettorute e formose che cercheranno di sedurlo, mentre lui finisce sempre nei guai con mariti e padri vendicativi, finendo per essere picchiato, insultato e derubato. <br /> Dopo tante avventure Clint sembra trovare la donna della sua vita, SuperVixens, una ragazza formosa, simpatica e gentile, che lavora in una stazione di servizio. SuperVixens è identica alla defunta SuperAngelica. Torna anche il poliziotto Harry, che si ferma a far benzina e riconosce Clint. Cerca anche di sedurre SuperVixens, ma senza riuscirci. <br /> In un attacco violento di gelosia Harry mette in atto un diabolico piano: allontana Clint con l'inganno, rapisce SuperVixens e la porta nel [[deserto]], dove cerca di ucciderla legandola e infilandole un candelotto di [[dinamite]] tra le gambe. <br /> Clint arriva sul posto, ma Harry l'allontana a colpi di dinamite e di pistola e infine con una coltellata nella gamba. Clint però riesce a raggiungere l'amata e soffia sul candelotto di dinamite acceso, ma Harry lo stende e lo lega insieme a SuperVixen, in una grottesca posa che simula un amplesso. Per completare l'opera Harry infila nel sedere di Clint un candelotto di dinamite acceso. <br /> Ma il candelotto si spegne miracolosamente e Harry salta per aria con il resto della dinamite, proprio come un ''cartoon'', difatti un secondo prima dell'esplosione in sottofondo si sente ''beep-beep'', il verso di [[Wile E. Coyote e Road Runner|Road Runner]]. <br /> Nel finale del film SuperAngelica, completamente nuda, balla su una roccia e dice: "È tutto finito, ecco, tranne..."
==Produzione==
''Supervixens'' fu la prima [[sceneggiatura]] scritta interamente da Russ Meyer, senza la collaborazione di qualcun altro.<ref name="monografiaILCASTORO"/> <br /> Il ''[[budget]]'' della pellicola ammontava ufficialmente a 400.000 [[dollaro statunitense|dollari]], ma in realtà i costi furono gonfiati (il vero ''budget'' s'aggirava attorno ai 90.000 $), con lo scopo d'ottenere maggiore credibilità verso quel pubblico e quella critica che non aveva rispetto per i film a basso ''budget''.<ref name="monografiaILCASTORO"/>
===Riprese===
Gli esterni del film furono girati in [[Arizona]], gli interni a [[Hollywood]].<ref name="monografiaILCASTORO"/> <br /> Sul ''set'' del film, per la prima volta Meyer infranse le proprie ferree regole riguardo al non fare [[Rapporto sessuale|sesso]] durante le riprese.<ref name="monografiaILCASTORO"/>
===Cast===
Nel film tornano tutti gli [[attore (spettacolo)|attori]] preferiti da Meyer: [[Charles Napier]], [[Uschi Digard]], [[Henry Rowland]], [[Stuart Lancaster (attore)|Stuart Lancaster]], [[Haji]] e [[Rufus Owens]]. <br /> Nella scena in cui Uschi Digard "[[stupro|stupra]]" Clint nel fienile parla in [[lingua tedesca|tedesco]]. Anche tale elemento ricorrerà d'ora in poi nei film di Russ Meyer.
==Accoglienza==
===Critiche===
''Supervixens'' è considerato la summa di tutti i film di Russ Meyer.<ref name="monografiaILCASTORO" /> Il film è stato definito «un luna park scatenato, dove situazioni [[commedia|comiche]] e [[surrealismo|surreali]] s'intrecciano a momenti di violenza smisurata, per trasformarsi ancora in dileggio, irrisione e [[umorismo]] irrefrenabile e beffardo».<ref name="monografiaILCASTORO"/> <br /> Alla sua uscita la critica cinematografica [[Stati Uniti d'America|statunitense]] si divise: qualcuno definì il film «la più appassionata rappresentazione della guerra tra i sessi mai filmata»<ref name="criticaKEVINTHOMAS">Kevin Thomas, ''Los Angeles Times''. 1975.</ref>, qualcun altro «un film per uomini che odiano le donne, e si amano tra loro».<ref name="criticaKENEMERSON">Ken Emerson, ''Boston Phoenix''. 1975.</ref>
==Collegamenti ad altre pellicole==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti cinema}}
* {{cita web|http://www.brightlightsfilm.com/29/supervixens.html|Intervista a Russ Meyer sul film|lingua=en}}
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