Andrea Parini: differenze tra le versioni
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Il suo esordio è alla Mostra internazionale dell'incisione di Los Angeles, nel 1930. Presente, dal 1932 al 1942, a mostre del Sindacato di Belle Arti di Sicilia, approda nel 1934 alla [[Biennale di Venezia]], nella sezione "Arti Applicate"; è poi presente alla [[Quadriennale di Roma]] del 1935 e del 1939, e alla [[Triennale di Milano]] del 1947 e del 1951, quell'anno premiato con la medaglia d'argento.
Dal 1942 al 1963, ininterrottamente, è direttore incaricato dell'Istituto d'Arte di Nove di Bassano, con incluso l'insegnamento della Storia dell'arte. Sviluppa, dalla tradizione, la produzione ceramica di [[Nove (Italia)|Nove]] e sostiene un gruppo di giovani ceramisti, tra cui [[Giovanni Petucco]], che si sentono liberi dai richiami del passato. Suoi allievi sono [[Alessio Tasca]], [[Pompeo Pianezzola]], Federico Bonaldi e tanti altri. L'area vicentina diventa così un centro italiano innovativo, nella ricerca artistica, nell'ambito della ceramica. Negli stessi anni, Parini tesse una fraterna amicizia con [[Gio Ponti]], documentata da una fitta corrispondenza.
[[File:Re della serie degli Scacchi, 1950.jpg|miniatura|310x310px|Re della serie degli Scacchi, 1950]]
Nel 1950 partecipa al IX Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza e torna alla Biennale di Venezia, ottenendo il Premio per la Ceramica con la serie degli ''Scacchi'' <ref name=":2">{{cita pubblicazione|autore=|nome=|cognome=|anno=ottobre 1950|mese=|titolo=Astone Gasparetto|rivista=Domus|editore=|città=|volume=|numero=251|pp=38-40|lingua=|accesso=|abstract=|id=|url=|pmid=}}</ref>.
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