Ivan Zajc: differenze tra le versioni
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Nacque quando la sua città natale di [[Fiume (Croazia)|
== Biografia ==
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Frequentò inizialmente la scuola di musica a Fiume e quindi il [[conservatorio]] a [[Milano]] (ove fu allievo, tra gli altri, di [[Alberto Mazzucato]]). Dopo la morte dei genitori Zajc rientrò nel 1855 nella città natale, ove ottenne un posto di direttore e maestro concertatore, insegnò nel locale Istituto filarmonico di strumenti ad arco e dove scrisse una quantità di composizioni nel ritmo che allora andava per la maggiore. Dal 1855 al 1862 insegnò nel conservatorio Ivan Matetić-Ronjgov. Dopo aver ottenuto un gran successo con la sua opera ''Amelia ossia Il Bandito'', decise, nel 1862, di trasferirsi a [[Vienna]], ove da sempre esisteva una fiorente attività teatrale ed operistica. Qui divenne molto amato per le sue [[Operetta|operette]] ''Der Junge auf dem Boot'' ([[1863]]) und ''Die Boasische Hexe'' ([[1866]]).
Egli visse ai tempi del [[Movimento illirico]], che ebbe su di lui grande influenza e gli infuse un ardente patriottismo. Egli non si augurava altro che la riunificazione delle cinque terre croate, che allora stavano sotto la sovranità di altrettanti stati, e la liberazione della Croazia dall'Impero austro-ungarico. Egli rielaborò questi sentimenti nelle sue [[opera lirica|opere]] ''Mislav'' ([[1870]]), ''Ban Leget'' ([[1872]]), ''Nikola Šubić Zrinjski'' ([[1876]]) e ''Lizinka'' ([[1878]]). In particolare l'opera ''[[Nikola Šubić Zrinski]]'', celebra l'eroica sconfitta dei croati contro i turchi come una metafora per i loro recenti impulsi nazionalisti nei confronti della [[Monarchia asburgica]].
Inoltre scrisse numerosi [[oratori (musica)|oratori]] ed altre composizioni per voci soliste, per [[coro (musica)|coro]], per [[orchestra]] e per [[pianoforte]].
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