Creative Commons: differenze tra le versioni
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3. In particolare, quanto sta avvenenendo nella comunità italiana (www.creativecommons.it, per brevità CC.it) è degno di nota. I fondatori, portatori di un’idea di collaborazione paritaria, sono stati gradualmente privati della loro autorità e il progetto si è modificato a favore di una struttura diversa, controllata direttamente da CC.org. sulle pagine di Danilo Moi, uno dei fondatori di CC.it, alcuni riferimenti: 1, 2. Avevo già letto qualcosa al riguardo tempo fa e l’impressione che avevo avuto era che Danilo Moi esagerasse e fosse un po’ troppo fanatico su certe questioni. Ora inizio a valutare altre ipotesi.
4. Qualcuno ipotizza uno scenario in cui le società potenti favoriscano l’utilizzo di licenze quali le CC e la creazione di un DB mondiale organizzato dal quale attingere per sfruttare commercialmente a proprio vantaggio il lavoro altrui.
5. Fatto importantissimo, la licenza Non Commerciale è una fregatura pazzesca e, ancor più grave, Creative Commons non ha ancora voluto chiarire la sua posizione in merito.
Normalmente, chi si avvicina alle CC tende a leggere la versione semplice della licenza ,poi ci si accorge che c’è anche una versione completa, scritta in linguaggio per avvocati. Dato che la maggior parte delle persone non è avvocato, crede che qualcuno si sia preoccupato di esprimere i concetti generali in un linguaggio utile per essere difeso in tribunale e si affida a queste licenze.
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