Girolamo de Liguori: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Girolamo de Liguori ha frequentato il liceo classico presso i padri gesuiti dell’[[Istituto Massimo]] di Roma. Studia poi giurisprudenza all'università [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|La Sapienza]] e durante gli anni universitari si impegna anche in una intensa attività teatrale raccontata nel libro ''Scherzi della memoria''<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=Scherzi della memoria. Mappa di un itinerario non turistico tra politica e cultura in una provincia del Sud, (1963-1999). Prefazione di Franco Ferrarotti; Postafazione di Nicola Siciliani de Cumis.|anno=2008|editore=Salvatore Sciascia editore|città=Caltanissetta}}</ref> prefatto da [[Franco Ferrarotti]]. Nel 1959 è tra i fondatori del CUT (Centro Universitario Teatrale) di Roma, stabilendo contatti con attori e registi quali
[[File:De Liguori e Gassman.jpg|miniatura|350x350px|Primi anni Sessanta. Aula Magna dell'Università La Sapienza, Roma. G. de Liguori interviene al convegno da lui organizzato insieme al CUT di Roma. Alle sue spalle seduto in primo piano, Vittorio Gassmann. ]]
Dopo aver vissuto per parecchi anni in Puglia ad Ostuni, nel 1999 si trasferisce a Noceto (PR), dove vive ancor'oggi, vedovo dal 2007. Attualmente ha messo a disposizione il suo vissuto culturale a supporto della cittadina, nell'ideazione e nell'organizzazione di attività culturali, nell'ambito della poesia e del teatro, promosse dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Noceto. [[File:Albertazzi e de liguori.jpg|miniatura|350x350px|Primi anni Sessanta. Aula magna dell'Università La Sapienza, Roma, G. de Liguori (in piedi) con Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer (di spalle) ed il regista Amedeo Fago.]]
== Studi e ricerche ==
Nella sua intensa attività di ricerca si è occupato di storia del pensiero moderno - storia della filosofia e storia della scienza. Con I ''baratri della ragione'', viene riconosciuto come uno dei massimi studiosi] dell'opera di [[Arturo Graf]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=I baratri della ragione. Arturo Graf e la cultura del secondo Ottocento, Prefazione di E. Garin|url= http://www.lacaita.com/biblioteca-di-studi-moderni/448-i-baratri-della-ragione.html|anno=1988|editore=Lacaita|città=Manduria (TA), Bari, Roma|p=|pp=463|ISBN=}}</ref>, importante autore italiano del quale de Liguori ha contribuito per primo a rivalutare il valore storico e culturale; ha scritto di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Immanuel Kant|Kant]], e [[Cartesio]]. Ha trattato il [[Positivismo]] italiano di [[Giuseppe Sergi]], [[Cesare Lombroso]], [[Enrico Morselli]] e [[Tito Vignoli]]; dello scetticismo di [[Giuseppe Rensi]] ponendolo in critica relazione tra [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]]; ha scritto del suo avo [[Alfonso Maria de' Liguori|S. Alfonso M. de' Liguori]] e di altri autori noti e meno noti come il gesuita anticartesiano Giovan Battista De Benedictis, detto l'''Aletino''. Ha collaborato con l'Istituto della [[Enciclopedia Italiana Treccani]]<ref>{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=«voce» Gemoynat Ludovico|anno=2000|editore=DBI Treccani|volume=LIII}}</ref>, con la [[Domus Galilaeana|Domus Galileana di Pisa]] e con l'[[Istituto italiano per gli studi filosofici|Istituto Italiano per gli Studi filosofici]] di Napoli nonchè con le più importanti riviste filosofiche, storiche e letterarie nazionali.
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