Nella successiva ricostruzione, indetta dal Legato Albornoz fra il 1360 e il 1363<ref>{{Cita|Chierici, 2011|p. 28}}</ref>, la chiusa fu ulteriormente spostata a monte di 200 metrim per sfruttare il naturale maggiore dislivello del terreno. Questa fu la sistemazione spaziale definitiva dell'impianto, che ancora oggi occupa quel sito; seguirono solo miglioramenti, aggiustamenti e rinforzi della struttura. Per esempio, Guglielmo da Siena apportò delle correzioni alla chiusa e al canale nel 1403. La chiusa di Casalecchio, così come il canale di Reno, può essere considerata campo di confronto per gli ingegneri idraulici bolognesi che, a ogni intervento, hanno studiatostudiarono gli errori del passato per evitarne la ripetizione.